Parla Bashar al-Assad

Dopo gli interventi dei mass media e degli Stati Uniti d'America, ora tocca al Presidente legittimo siriano, Bashar al-Assad.
Il leader siriano riferendosi agli attacchi chimici ha detto "è stato costruito al 100%", in quanto la Siria non possiede armi chimiche. Il Presidente Assad  ha affidato all'agenzia stampa di France Presse il suo sfogo, parlando anche di un comportamento strano da parte degli statunitensi che non hanno colpito armamenti, non riducendo la potenza militare siriana. 
Ora, viene un dubbio, a chi credere? 
Da un lato Trump, figlio della cultura dell'America first nel mondo, e dall'altro un dittatore che governa anche grazie alla compiacenza degli eredi politici dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, tra cui il Presidente Vladimir Putin.
Ai fatti siriani si legano quelli nordcoreani, un sottile filo lega tutte le situazioni, che stanno contrapponendo tre potenze, quali Stati Uniti, Russia e Cina, che stanno cercando di prevaricare l'una sull'altra.
Meglio, possiamo dire che il Presidente, Trump, sta cercando di recuperare il deficit di considerazione lasciato dalla fallimentare amministrazione Obama, ma naturalmente nel frattempo quel vuoto è stato occupato da superpotenze, che oggi non intendono "lasciare terreno" agli yankees.

Redazione

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