La proposta di Alfano: "Non paghi le tasse chi ha crediti con Stato"

Il segretario del Pdl detta la sua ricetta a Monti: "Lo Stato non può essere esattore velocissimo e pagatore lentissimo". E sulla Lega: "Il rapporto non è chiuso"

 

Il problema dell'insolvenza dello Stato non è risolvibile a breve. Il debito pubblico aumenta e l'Europa non fa fa che chiedere sacrifici. Trovare 90 miliardi non è cosa semplice.

Così il Pdl dà a Monti la sua ricetta: uno sconto sulle tasse. Chi attende di essere pagato dalle pubbliche amministrazioni, quindi, potrebbe presto non versare nulla all'Erario fino all’ammontare del credito che vanta. A spiegarlo è Angelino Alfano: "Apprezziamo lo sforzo che il governo sta facendo anche in Europa per trovare il modo per pagare i debiti nei confronti degli imprenditori. Ma non è possibile che lo Stato sia esattore velocissimo e pagatore lentissimo", ha detto il segretario del Pdl, precisando che su questa idea il suo partito sta lavorando a un disegno di legge.
Poi l'ex Guardasigilli ribadisce quale sia, secondo lui, la priorità per il Paese: la crescita. E l'unico modo per sostenera per il Pdl è "lo stop alle tasse": "Non ci può essere la sensazione nel Paese che ad ogni provvedimento ci sia un balzello, che ad ogni atto del governo e poi del parlamento ci sia una tassazione perchè questo frena gli investimenti e frena lo sviluppo". E in particolare ad Alfano non va giù l'introduzione dell'Imu; "Riteniamo sia sbagliato tassare il bene finale, cioè la casa, fino ad infierire. Quindi noi continuiamo ogni giorno a ribadire il nostro appello al governo e la nostra richiesta al governo a correggere al più presto la rotta relativamente alla tassazione sulla casa".
Sulla Lega Nord, Alfano ha ricordato: "Noi abbiamo dato al Paese stabilità e riforme governando con la Lega e non abbiamo mai ritenuto chiuso del tutto il nostro rapporto con il Carroccio nonostante la Lega abbia scelto di separarsi da noi per queste elezioni amministrative non già per un problema relativo alle singole comunità locali ma per una scelta politica nazionale perchè noi abbiamo deciso di sostenere il governo Monti e loro no". Per quanto riguarda invece il fronte interno e le possibili alleanze con Casini, il segretario Pdl ha detto: "Nessun problema con gli amici che provengono da An. In questo momento è tutto assolutamente legato a nominalismi e ad etichette. Non abbiamo alcun problema con gli amici che provengono da An, che non consideriamo ex come quelli che sono arrivati da Fi non sono da considerarsi ex. Noi riteniamo di essere un unico partito che ha saputo rappresentare un mix virtuoso di tradizioni politiche che hanno trovato un luogo ideale di coesistenza".

di Clarissa Gigante, da Il Giornale

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