“Lo stucchevole solidarismo a senso
unico continua a disegnare con il tono delle anime belle il fatto che i
detenuti sono persone in carne ed ossa. Circostanza che sotto il profilo
puramente fisiologico non mettiamo in dubbio, così come però
auspichiamo che nessuno immagini che viceversa le vittime siano fatte di
penne e piume. E noi, rispetto alla discrasia di attenzione che viene
riversata in questo caso solo ed esclusivamente a favore dei
delinquenti, preferiamo difendere le persone afflitte dagli atti di
delinquenza, nell'intimo, nella famiglia, nella persona e nelle cose.
Invito a riflettere quanti, soprattutto nell'ambito del centrodestra,
hanno fatto per tanti anni, fino all'ultima campagna elettorale insieme a
noi, delle battaglie a tutela della sicurezza e della certezza della
pena, ponendole come elemento di valutazione politica da parte del corpo
elettorale. Come si può oggi, per chi ha raccolto il voto degli
elettori di centrodestra, presentarsi agli stessi dicendo che si è stati
colpevoli portatori di una norma che produce solo insicurezza, che
rimette per la strada i delinquenti assicurati alla giustizia grazie
all’impegno delle forze dell’ordine? Al riguardo ricordo, nel programma
del Popolo della Libertà, alle pagine 31 e 32, punto 20, degli impegni
programmatici in campagna elettorale: “prosecuzione dell'opera del
Governo Berlusconi nel contrasto totale alla criminalità e piena e
totale implementazione dell'agenzia per i beni confiscati; incremento
della lotta per la legalità, per il contrasto ai fenomeni
dell'immigrazione clandestina e della criminalità predatoria;
potenziamento delle forze dell'ordine; realizzazione di un'efficace
presidio del territorio; valorizzazione delle risorse tecnologiche sia
per le forze dell'ordine sia incentivando i privati e gli enti locali;
rafforzamento degli accordi bilaterali fra Stati per l'attuazione di
politiche di rimpatrio effettive degli immigrati clandestini;
definizioni degli accordi bilaterali per scontare la pena detentiva nei
Paesi di origine”. Questo programma è stato approvato da tutti i
deputati Pdl, che a pagina 4 hanno anche sottoscritto un impegno nel
quale danno la loro parola di non cambiare gli accordi che vengono presi
alla luce della valutazione degli elettori”.
È quanto ha dichiarato Massimo
Enrico Corsaro, deputato di Fratelli d’Italia, durante il dibattito in
Aula sulla delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie
e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa
alla prova e nei confronti degli irreperibili.
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