Passera: "Ora tagli alla spesa 100 miliardi per la crescita"

 

Il ministro dello Sviluppo torna a parlare di taglio della spesa e sottolinea l'importanza di investire nelle eccellenze. 

Dopo la visita di Monti, anche il ministro dello Sviluppo Corrado Passera fa la sua comparsa al Salone del Mobile di Milano. E a chi contesta l'operato dell'esecutivo, troppo impegnato a sommergere gli italiani di tasse, poco a individuare gli sprechi, risponde senza girare tanto attorno all'argomento: "Lo spazio per ridurre i costi inutili c'è".  

La spesa dunque può essere tagliata, per esempio facendo in modo che "le regioni meno efficienti si allineino alle migliori performance", in più campi, dalle "spese sanitarie", agli "investimenti nel campo dell'informatica".

Il ministro Passera non nega le resistenze al cambiamento ma non si vuol fare scoraggiare: "Bisogna dire dei no, bisogna dire non più e che da ora in avanti è un’altra cosa. Noi ci mettiamo la nostra parte con la possibilità di riversare poi questi risparmi ai cittadini". E la spending review non si ferma soltanto all'eliminazione dei di più. Punta anche a incentivare i settori di eccellenza, quei "campi che fanno futuro", nei quali si può innovare, ricercare, dare "sostegno alle esportazioni". L'impressione - sottolinea - è che "ci sia grande voglia, i cittadini chiedono cose concrete molto forti, che compensino i sacrifici".
La svolta per il Paese, a sentire Passera, sarebbe dietro l'angolo. "Si stanno creando tutte le condizioni di base per cui il nostro Paese possa rimettersi a crescere facendo e accelerando sia le riforme sia l’afflusso di risorse". Un intervento quantificabile in più di 100 miliardi, "tra infrastrutture, lavori, investimenti a favore delle aziende che investono, recupero dello scaduto".
Certo, i mesi scorsi sono stati "oggettivamente difficili", ma "iniziano a vedersi segnali di positività e di crescita". Passera dunque è ottimista e pensa anche si possa arrivare in tempi brevi a risolvere la questione dei debiti della pubblica amministrazione verso le aziende. "Come fondo di garanzia, ci metteremo tutto ciò che serve, ci vuole un grande contributo da parte del mondo delle banche nell’immediato non sarà possibile creare nuovo debito per pagare quel debito ma bisognerà anticipare e renderlo liquido".
In chiusura Passera ne approfitta per liquidare qualche polemica. E a chi gli chiede perché non abbia presenziato al battesimo di Italo, il treno di Ntv risponde: "Tra il battesimo di mio figlio e il battesimo di Italo ho preferito mio figlio". Non nega però l'apprezzamento per una spinta alla concorrenza anche nel settore ferroviario, che "farà accelerare tutto: investimenti, qualità del servizio, riduzione costi del settore".
In ultimo una considerazione sul governo dei tecnici: "Il lavoro di questo governo è molto difficile e chiunque voglia dare una connotazione di altro genere lo rende semplicemente più difficile".

di Lucio di Marzo, da Il Giornale

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