Lombardia, Formigoni: "Si va al voto. Io sarò in campo". La sfida di Maroni: "Facciamo le primarie"

Angelino Alfano: "Formigoni deve scegliere la data delle elezioni, è sua competenza. La Lombardia non può rimanere senza governo molto a lungo". La replica del governatore: "Al voto adesso o avanti fino al 2015. Io sarò in campo". Poi precisa: "La frase di Alfano sull'accanimento terapeutico è stata concordata con me". E Roberto Maroni risponde tramite Facebook: "Facciamo le primarie per scegliere il candidato"

A Domenica Live, su Canale 5, Roberto Formigoni risponde indirettamente ad Angelino Alfano, che ha detto di essere contrario all'accanimento terapeutico, e alla Lega che ha deciso di staccare la spina al suo governo.

Fa sapere che "per il bene dei lombardi" cercherà "di mandare la Lombardia al voto il più rapidamente possibile". E che non accetta "ipotesi di sostegno a tempo: se la Lega vuole assumersi la responsabilità di mandare la Lombardia al voto si tolga dalla testa che avvenga ad aprile. Se vogliono togliere l'appoggio si va a vota ora". 

E poi precisa: "La frase di Alfano sull'accanimento terapeutico è stata concordata con me".
Per il governatore lombardo i leghisti "non possono pensare di tenere in agonia la Lombardia fino ad aprile. Avevamo firmato un accordo chiaro con Maroni solo nella serata di giovedì, poi si sono rimangiati tutto".
Due dunque le scelte: votare subito oppure arrivare fino alla fine della legislatura. "Il 50,1% degli elettori è perchè Formigoni continui la sua esperienza di governo, perchè i lombardi mi hanno conosciuto personalmente, sanno come sono e la mia onestà". Ma se si andasse al voto "io sarò in campo in una posizione che devo determinare".
"Avevo chiesto con grande forza a tutti gli assessori dal 2010 di giurare di esser completamente estranei da qualunque sospetto", ha proseguito il governatore riferendosi a Zambetti. "Io avevo avuto dei dubbi su di lui, avevo sentito delle voci,per carità a Milano si sentono voci su tutti gli uomini politici, su quasi tutti gli imprenditori, finanzieri... gli ho parlato molto duramente e ha giurato più volte che non aveva nulla a che fare. Dunque, se è così, siamo in presenza anche di uno spergiuro che ha tradito la fiducia di tutti noi. Ecco perchè ho detto che ci vuole un segno di discontinuità e ho chiesto ’azzeramento della giunta", ha sottolineato ancora Formigoni.
"Le ipotesi accusatorie sono un conto, poi parlerà la difesa e un giudice stabilirà", ha detto il governatore. Poi si è rivolto direttamente ad Alessio Vinci: "se ripete che io sono andato in vacanza a spese altrui, anche lei avrà la sua querela, perchè non è vero le vacanze me le sono sempre pagate da me. Mai avuto nessun favore e nessun vantaggio". Poi lo scontro: "Lei è un commediante da strapazzo e avrà la sua bella querela", perchè sulle vacanze a pagamento, "lei si allinea a quei giornali che saranno querelati". 
Formigoni poi è tornato sulla vicenda giudiziaria in cui è stato coinvolto: "Io non ho ricevuto vantaggi da Daccò e lui nessuno da me".  A proposito della sanità in Lombardia smentito il presunto ruolo privilegiato di Comunione e Liberazione: "Cl o la compagnia delle Opere non possiedono nessuna struttura sanitaria in Lombardia. Su 61 posizioni apicali nella sanità decise dalla giunta della Regione soltanto quattro sono gli iscritti alla scuola di comunità di Comunione e Liberazione. La mia bussola è sempre stata scegliere uomini e donne di qualità".
La risposat di Roberto Maroni arriva tramite Facebook: "Sabato e domenica - ha scritto il segretario del Carroccio sulla sua pagina ufficiale - tutti ai bianchi gazebo della libertà, per firmare le nostre leggi popolari e per fare le primarie sul candidato a Governatore della Lombardia. Prima il Nord, prima la Lega"

da Il Giornale

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