Leggo che il M5S si è pronunciato contro
la costituzione del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia sostenendo
che questo costerà alla Camera dei Deputati 400 mila euro in più.
“Basta con le deroghe ai danni degli italiani” dichiara fieramente il
deputato Fico. “Abbiamo votato contro” aggiunge il deputato Di
Maio. Peccato che la verità sia molto diversa e che, come accade in
molti avvincenti romanzi gialli, l’accusatore sia il vero farabutto e
l’accusato sia invece totalmente innocente. Perché in questa storia, i
grillini, tra responsabilità diretta e compiacenza colpevole, hanno
causato un aggravio dei costi di funzionamento della Camera di circa
1.600.000 euro, mentre FDI non ha nessuna responsabilità su questi
sprechi.
Ma andiamo per ordine. I più volenterosi
si organizzino tenendo sott’occhio il Regolamento della Camera e a
portata di mano una calcolatrice. Per tutti gli altri sarà sufficiente
un pizzico di pazienza e la curiosità di scoprire chi sta veramente
facendo sperpero di denaro pubblico.
Cominciamo con la costituzione del
gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia. L’art. 14, comma 2 del
Regolamento della Camera prevede la possibilità che l’ufficio di
presidenza autorizzi la costituzione di un Gruppo con meno di venti
iscritti purché questo rappresenti un partito con specifiche
caratteristiche, di fatto deve essere un partito che si sia presentato
sull’intero territorio nazionale e che abbia una effettiva e diffusa
presenza. In sostanza, il Regolamento prevede, giustamente, che un
partito che abbia ottenuto un sufficiente consenso da parte degli
italiani, presentandosi con un proprio simbolo alle elezioni, abbia il
diritto di essere pienamente rappresentato all’interno della Camera,
anche se non raggiunge il numero di 20 deputati. Semplicemente una
questione di democrazia. Nessun favore a FDI, quindi, ma solo
l’applicazione di un (giusto) articolo del Regolamento.
Passiamo ai costi. Ai famosi costi
aggiuntivi di cui parlano gli economisti del M5S. La spiegazione sarebbe
questa: ad ogni gruppo spetta almeno un Segretario della Camera, che
costa, tra personale, ufficio ecc, 400 mila euro, quindi la costituzione
del gruppo FDI ci costa 400 mila euro. Sembra funzionare. Ma come gran
parte delle cose dette da Grillo & co., è sufficiente dedicare parte
del proprio tempo ad approfondire l’argomento per capire che si tratta
di una sciocchezza. Fatta in buona fede, per impreparazione? Oppure con
una disinvoltura degna dei politicanti della prima repubblica? Lo
scopriremo solo nei prossimi mesi.
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