“Con tutto il rispetto per il presidente
Napolitano, di cui non metto in dubbio la buona fede, stiamo
ripercorrendo gli stessi errori che hanno consentito la nascita del
governo Monti. L’idea che pochi tecnici non eletti da nessuno o pochi
politici con idee contrapposte, possano offrire soluzioni all’Italia
senza ricorrere a dei compromessi al ribasso su ogni tematica, è
un’utopia che abbiamo già pagato a caro prezzo nel corso dell’ultimo
anno. E così, nel frattempo che alcuni illustri accademici, tutti uomini
e con almeno mezzo secolo di vita, disquisiranno amabilmente intorno ai
problemi della nazione, l’Italia continuerà a soffrire sotto un governo
Monti “ad libitum”.
Della serie: fine pena mai. Vorrei tanto
sbagliarmi, ma ritengo che per evitare di perdere tempo prezioso la
soluzione migliore sia la più semplice: una legge, una data. Ovvero: si
voti il nuovo capo dello Stato il prima possibile, nel frattempo si
produca una nuova legge elettorale capace di garantire governabilità
alla coalizione vincente, e appena fatto si torni subito al voto. Anche
nella prima metà di luglio. E magari approfittando di questo breve
spazio parlamentare per affrontare alcuni argomenti generalmente
condivisi come l’abbattimento dell’Imu sulla prima casa. Certo, ci
toccherebbe ancora Monti per qualche settimana, ma non si può avere
tutto nella vita”.
È quando dichiara Giorgia Meloni, deputato e fondatore di Fratelli d'Italia.
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