«In questi giorni
si discute nel Regno Unito di prevedere il carcere per i banchieri
“incompetenti” e “avventati”. Grandi Nazioni europee come Francia e
Germania e Nazioni storicamente vicine al potere finanziario, come Regno
Unito e Svizzera, prendono provvedimenti per mettere dei limiti
all’anarchia del mondo bancario. Tra questi ci sono la separazione tra
banche d’affari e banche commerciali e i tetti a dividendi, premi e mega
stipendi di manager, direttori e amministratori delegati. A fronte
della presa di posizione di Stati da sempre considerati “virtuosi”,
però, l’Italia va contro tendenza e si caratterizza in Europa come la
Nazione “banche-friendly”. Da tempo ci battiamo per riequilibrare il
rapporto tra Stato e finanza, che rappresenta una priorità soprattutto
in questo momento di crisi economica così complesso. Perché ripensare il
sistema delle banche è fondamentale per uscire dalla crisi, anche in
base al ruolo strategico in campo economico e monetario che l’Europa gli
ha riconosciuto. Sono loro, infatti, a dover essere strumento della
ripresa, immettendo nuova liquidità in un mercato asfittico, fornendo
alle imprese e alle famiglie l’ossigeno necessario a superare il momento
di difficoltà che attraversiamo».
È quanto scrive su Facebook il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
«Da tempo
proponiamo una serie di misure e iniziative. Tra queste l’introduzione
di un tetto alle remunerazioni dei manager e alla distribuzione dei
dividendi delle banche che si avvalgono del fondo di garanzia dello
Stato, la previsione di strumenti di vigilanza per garantire che i soldi
prestati dalla Bce a tasso agevolato agli istituti di credito siano
utilizzati per sostenere il credito per famiglie e imprese e il varo di
una legge che separi le banche d’affari da quelle commerciali, dividendo
le attività bancarie ordinarie da quelle speculative», aggiunge Meloni.
«Fratelli d’Italia
presenterà questa proposta di legge in Parlamento, con l’auspicio che
sia condivisa da tutte le forze politiche: vietare le speculazioni
finanziarie e le operazioni ad alto rischio fatte con i soldi dei
correntisti, dei piccoli risparmiatori, delle imprese e delle famiglie è
necessario per evitare azzardi sulle risorse dei più deboli. E
porteremo all’attenzione della discussione parlamentare la possibilità
di prevedere delle sanzioni, anche nel nostro ordinamento, per i
“banchieri incompetenti”», conclude Meloni.
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