“Il
piano d’azione per l’acciaio presentato oggi nel corso della conferenza
stampa dal vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani,
rappresenta un punto di svolta rispetto alle politiche europee finora
adottate. Tajani, oltre ad aver tratteggiato il quadro di crisi che
stiamo vivendo a livello mondiale, ha tenuto a sottolineare che l’Europa
resta il secondo produttore di acciaio a livello globale. L’Italia da
questo punto di vista può e deve far molto, soprattutto se si vuole
contribuire a capovolgere l’attuale trend e a portare il peso
dell’industria dall’attuale livello del 15,6% del Pil della Ue a oltre
il 20% entro il 2020. L’acciaieria di Terni riveste un ruolo talmente
determinante nel quadro globale della siderurgia italiana che dovrebbe
essere destinataria di fondi strutturali e di fondi a supporto da parte
dell’Unione europea. Lo stallo in cui si trova la trattativa di
vendita dell’acciaieria ternana desta preoccupazione ed è superabile
solamente se si lavorerà per giungere ad una soluzione che tuteli
soprattutto i diritti dei lavoratori e salvaguardi la competitività
delle acciaierie provate dalla lungaggine delle trattative”.
È quanto dichiarano l’eurodeputato di
Fratelli d’Italia, Marco Scurria, e il consigliere regionale dell’Umbria
di FdI, Alfredo De Sio.
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