È doveroso quest’oggi ricordare a ventidue anni di distanza dalla Strage di Via d’Amelio, la morte del giudice, Paolo Borsellino, e della sua scorta. Borsellino è oggi e dovrà essere in futuro per noi giovani un simbolo di giustizia e libertà. Il giudice insieme al suo amico e anch’egli magistrato, Giovanni Falcone, ha rappresentato per intere generazioni un esempio eccellente di servitore dello stato.
Il “Giudice” è ancora oggi l’eroe che i siciliani hanno
amato e rispettato, perché cercò di riportare la presenza dello Stato e delle
Istituzioni nei territori dell’isola sicula e nei quartieri delle città, dove
ormai il fenomeno criminale e mafioso faceva da padrone.
Ricordare Borsellino significa rispettare la memoria di un
uomo che donò la sua vita per il suo popolo e per salvare la sua terra da quel
cancro, che chiamano “Cosa Nostra”.
di Umberto Garbini,
Destra Giovanile Orvieto
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