Invitato dal Partito Repubblicano già all'investitura presidenziale di George W. Bush, viene rinnovata la possibilità questa volta di presenziare al giuramento di Donald J, Trump. L'italiano che presenzierà alla cerimonia, è l'ex Ministro dell'Economica e delle Finanze dei Governi Berlusconi, Giulio Tremonti.
Tremonti sarà l'unico italiano invitato all'Inauguration Day e ha dichiarato: "Questa data ha una portata storica simile alla caduta del comunismo. E' la fine di un'epoca. E' la fine dell'utopia della globalizzazione".
L'ex Ministro continua: "Qualche giorno dopo le elezioni americane, Obama disse a Berlino che la vittoria di Trump non sarebbe stata la fine del mondo non è stata la fine del mondo ma sarà la fine di un' mondo. La giovane talpa populista ha via via scavato il terreno su cui la globalizzazione aveva costruito nell'ultimo ventennio la sua cattedrale".
"Un'utopia che era stata costruita sulla base di due formule chiare e interconnesse: 'politically correct' e 'responsibility to protect' è durata vent’anni esatti. Lanciata nel gennaio del 1996 col secondo mandato alla Casa Bianca di Bill Clinton, immaginata come l’anno zero dell’umanità, articolata come progetto di creazione dell’uomo nuovo e di un mondo nuovo. L’uomo nuovo è il consumatore ideale, l’uomo a taglia unica, a cui vanno cancellate radici e tradizioni, in tutto e per tutto conforme allo schema ideale del consumo e del comportamento politicamente corretto. Uno degli ultimi atti di questa presidenza è stato l’adattamento in logica gender delle toilette degli edifici federali...".
"Trump farà le cose sul serio anche se non alla lettera, non altererà la globalizzazione economica a vantaggio del protezionismo ma introdurrà i dazi e si occuperà della manutenzione dei trattati commerciali. Così come non cancellerà del tutto la riforma sanitaria di Obama ma la riformerà pesantemente"
Redazione
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