Usano in modo barbaro e indecente mazze e altri attrezzi di
diversa natura per rovinare e sfigurare oggetti che appartengono al patrimonio
storico e culturale dei territori del Medio-Oriente.
Si pensa che tale scempio sia da addebitare a dottrina
religiosa osservata dai guerriglieri dell’Isis, che recita che non è possibile
rappresentare sotto qualunque forma le figure divine.
Prima si tagliano teste e si incendiano vivi uomini, poi si
distruggono patrimoni culturali e storici di una comunità con la sola finalità
di omologare e sottomettere attraverso la forza e la paura.
Il clima che c’è in Medio Oriente, è un permanente stato d’inferno
che spinge la popolazione povera e ignorante verso il pensiero unico dominante
della conversione alla causa della conquista del mondo da parte dei
guerriglieri che sventolano la bandiera nera del califfato islamico.
di U.G.
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