Attacco al “Made in Italy”

Nel nome della “globalizzazione” si tenta di mettere in difficoltà le aziende agricole italiane, già soverchiate da alte tassazioni e dai vincoli europei, che altri stati non hanno.
Le nostre aziende vengono messe in condizioni di “competizione”, o libera concorrenza, con stati che hanno costi della manodopera bassissimi, vincoli ambientali inesistenti, prodotti di concimazione nocivi e non utilizzabili sul suolo della Penisola, tassazioni minime, estensioni territoriali non sottoposte al giusto regime di rotazione delle colture, ma sfruttate in modo eccessivamente intensivo.
Il Partito Democratico, o meglio “Partito della Globalizzazione sfrenata”, autorizza l’importazione senza dazi doganali di 35 tonnellate annue di olio proveniente dalla Tunisia, senza considerare le eventuali ripercussioni sull’economia agricola italiana, già in crisi economica.
I quindici italiani che non si sono opposti a tale permesso d’importazione, hanno preferito il voto favorevole (12 voti) o l’astensione (3 voti) al Parlamento Europeo, assecondando il volere dell’Alto Rappresentante, Federica Mogherini. Vediamo chi sono:
  • Mercedes Bresso, Europarlamentare Partito Democratico, già Presidente della Regione Piemonte e della Provincia di Torino;
  • Sergio Cofferati, Europarlamentare ex Partito Democratico, già Sindaco di Bologna e ex Segretario generale della CGIL;
  • Andrea Cozzolino, Europarlamentare Partito Democratico;
  • Roberto Gualtieri, Europarlamentare Partito Democratico;
  • Cécile Kyenge, Europarlamentare Partito Democratico, già Ministro per l’Integrazione nel Governo Letta;
  • Antonio Panzeri, Europarlamentare Partito Democratico;
  • Massimo Paolucci, Europarlamentare Partito Democratico;
  • Gianni Pittella, Europarlamentare Partito Democratico, già capogruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) al Parlamento Europeo;
  • David Sassoli, Europarlamentare Partito Democratico, vicepresidente del Parlamento Europeo;
  • Renato Soru, Europarlamentare Partito Democratico, già Presidente della Regione Sardegna, Imprenditore e fondatore di Tiscali;
  • Patrizia Toia, Europarlamentare del Partito Democratico, già Ministro per i Rapporti con il Parlamento (Governo Amato) e Ministro delle Politiche Comunitarie (Governo D’Alema);
  • Flavio Zanonato, Europarlamentare Partito Democratico, già Ministro dello Sviluppo Economico nel Governo Letta e già Sindaco di Padova del 2003 al 2014;
  • Curzio Maltese, Europarlamentare L’Altra Europa per Tsipras, ha espresso un voto di astensione;
  • Elly Schlein, Europarlamentare eletto nelle fila del Partito Democratico e fuoriuscita in occasione della scissione di Pippo Civati, contribuendo alla fondazione del movimento “Possibile”;
  • Barbara Spinelli, Europarlamentare L’Altra Europa per Tsipras, che ha abbandonato rimanendo nel gruppo Gue/Ngl nella condizione di membro indipendente. Si è astenuta.

Redazione

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