Valorizzazione del "Made in Usa" è la formula adottata fin da subito da Donald J. Trump, Presidente eletto degli Stati Uniti d'America.
Il neo-eletto Presidente ha promesso che faciliterà il mercato interno, permettendo alle aziende di crescere e di essere competitive contro l'importazione dei "paesi emergenti", facilitati da manodopera a basso costo e da turni di lavoro di molte ore.
Trump ha promesso che abbasserà la tassazione consentendo alle aziende di poter produrre capitale senza dover necessariamente sopravvivere giorno per giorno.
Per questo il magnate delle auto, il Signor Ford, rinuncia ad investire 1,6 miliardi in Messico per ampliare l'attuale stabilimento in Michigan con 700 milioni di dollari.
L'obiettivo che si è prefissato Trump, è quello di evitare il fenomeno della delocalizzazione delle aziende al fine di abbassare la percentuale di disoccupazione.
Il passo compiuto da Ford non sembra che sarà fatto anche dal colosso dell'auto, General Motors, che possiede la proprietà di Opel, Cadillac, Chevrolet e altri marchi. Infatti, la società con sede a Detroit sta preparando modelli di auto che saranno prodotti probabilmente nel Messico, Trump annuncia che in tal caso General Motors dovrà fare i conti con pesanti tassazioni doganali.
Redazione
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