Olimpieri: la sinistra non può chiedere il commissariamento e il salvataggio di tutti i centri di spesa.

Il capogruppo del Pdl Stefano Olimpieri interviene sulla questione dei costi delle attività culturali, sostenendo che è proprio evitando il commissariamento che è possibile cercare di salvare attività che non sono strettamente indispensabili per legge. Questo il suo intervento:
Da qualche settimana il Pd ed i suoi soldatini che scrivono su alcuni mezzi di informazione provano a lanciare un'attacco al sindaco ed alla sua maggioranza, usando come campo di battaglia il bilancio. Sappiamo tutti - ed a maggior ragione dovrebbero saperlo quelli del Pd - che fare il bilancio è molto difficile e che nelle prossime settimane si avrà un quadro definito della situazione finanziaria. Sappiamo tutti, allo stesso modo, che nel priimo bilancio Concina si sono risparmiati più di quattro milioni di euro e non si è "sforato" il Patti di Stabilità. Così come sappiamo tutti che il bilancio 2011 non può prescindere da una seria e forte razionalizzazione della spesa e da una altrettanto incisiva spinta sulla leva delle entrate. Ma queste sono cose che la politica affronterà nelle sedi opportune e ogni gruppo farà le proprie considerazioni. Quello che oggi risulta, invece, è la totale inaffidabilità ed illogicità di alcune prese di posizione del partito che per decenni ha fatto il bello e cattivo tempo in città. Infatti, sono mesi, almeno dal 20 ottobre, che la stragrande maggior parte della sinistra auspica il commissariamento della città, ma allo stesso tempo chiede che non vengano fatti tagli alla spesa.
In buona sostanza vorrebbero che arrivasse un Commissario per far fuori Concina (visto che non ci riescono con i mezzi della politica!), sapendo bene che lo stesso Commissario, di fronte ad una realtà finanziaria così compromessa, sarebbe obbligato a tagliare tutto senza ritegno e senza guardare in faccia a nessuno. D'alltro, però, con la ipocrisia di sempre, lanciano appelli per la difesa di tutti i servizi che il Comune eroga. Ma che brava questa sinistra salottiera che vuole contestualmente il Commissario, un bilancio senza tagli, e la difesa dei servizi culturali. Poi, però, quando la stessa sinistra chiede il Commissario si dimentica di dire che decine e decine di lavoratori andranno a casa. E' la stessa sinistra che grida allo scandalo se nel riordino della spesa del Comune si chiede a tutti di fare dei sacrifici, comprese le strutture a cui il Comune paga di tutto. Non so se serve la cultura per comprendere che in un momento difficile nessuno deve tirarsi indietro. Comunque, se qualcuno dovesse pensare che di fronte ad una situazione così compromessa esistano ancora delle situazioni di assistenzialismo si sbaglia di grosso. A prescindere dalla cultura.
a cura della redazione TuttOrvieto
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