
Ieri i consiglieri di amministrazione della Rai eletti dall’opposizione hanno manifestato il loro dissenso per il nuovo programma che sarà condotto dal direttore del Foglio, Giuliano Ferrara.
Infatti Ferrara guadagnerà 3.200 euro a puntata solo per 5-6 minuti dopo l’edizione del Tg1, per la stessa trasmissione Enzo Biagi guadagnava 5000 euro a puntata fra il ’95 e il 2002.
Ferrara non ha chiesto staff o assistenti invece Biagi chiese uno staff che costava alle casse della Rai 13 mila euro a puntata.
Sulle tre reti nazionali della Rai spiccano presentatori che ricevono stipendi stratosferici per far assistere i telespettatori a una vera e propria TV di partito.
Per iniziare troviamo i due collaboratori più discussi dell’ultimo anno: l’anti-mafioso per eccellenza Robarto Saviano che (oltre ad avere una scorta pagata da noi) fa anche l’anti-berlusconiano su Rai 3 ricevendo 50.000 euro a puntata. Ad appoggiarlo troviamo l’angelico Fabio Fazio che fa il comunista e guadagna 34.000 euro a puntata.
A seguire arriva il magistrato di Rai 2 Michele Santoro, che da giovane ha militato nei movimenti di estrema sinistra e col tempo è divenuto parlamentare europeo eletto nelle liste dell’Ulivo di Prodi, il suo stipendi a puntata ammonta a 19.500 euro.
La terza posizione è occupata da quel saccente di Giovanni Floris, noto a tutti, esponente di sinistra che incassa ogni martedì 17.000 euro (più bonus).
Porta a Porta condotto da Bruno Vespa costa al budget Rai 12.000 euro a puntata, dai conduttori sovietici si passa a un noto conduttore democristiano.
Per finire troviamo Serena Dandini che contribuisce alla spesa con 7.000 euro a puntata.
Uomini e donne che leggerete questo articolo capite come vengono spesi i soldi versati dai cittadini che contribuiscono al CANONE RAI.
Spendere per pagare lo stipendio folle ai comunisti della televisione pubblica.
di Umberto Garbini
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