
Il vicesindado di Porano Marco Conticelli si scaglia contro le recenti normative regionali in materia di aiuto alle famiglie. "Non credo che le famiglie umbre, in particolare quelle con figli minori, che fanno letteralmente i “salti mortali” per garantirsi una vita dignitosa affrontando quotidianamente difficoltà di ogni genere, prime fra tutte quelle economiche, possano ritenersi soddisfatte da quanto deciso recentemente dalla giunta regionale che si è inventata la “famiglia unipersonale” come beneficiaria di sostegni economici.
Capita infatti che ad una legge regionale sulla famiglia, che ne disciplina i servizi e gli interventi di sostegno, faccia seguito un regolamento di attuazione che, introducendo la “famiglia unipersonale” sconvolge di fatto il concetto di famiglia-afferma Conticelli-riconoscere, come è stato fatto recentemente, tra i destinatari degli interventi a sostegno e, quindi, di risorse finanziare, la “famiglia unipersonale” significa stravolgere la ostituzione e la stessa legge regionale che afferma “la Regione Umbria valorizza il nucleo familiare formato da persone unite da vincoli di coniugio, parentela e affinità, promuove e sostiene la funzione genitoriale nei compiti di cura, educazione e tutela del benessere dei figli”.
Parlando in “soldoni”, le consistenti risorse di 3 milioni di euro a disposizione per interventi alle reali famiglie con figli, ivi comprese quelle monoparentali, sarebbero spalmati ad una vasta platea di beneficiari “single” che nella nostra Regione costituiscono, a detta della giunta regionale, “famiglie unipersonali” con un rapporto di 1 a 4 per un totale di circa 45000 persone.
Ciò costituirebbe una notevole limitatezza di risorse per le famiglie, quelle “vere” in quanto costituzionalmente definite, che pregiudicherebbe il raggiungimento dell’obiettivo che la legge stessa si prefigge nei casi di vulnerabilità previsti intesi come sostegno alle famiglie in difficoltà" conclude Conticelli.
a cura della redazione di TuttOrvieto
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