Il Pdl ritorna, dopo la sconfitta elettorale di Milano e Napoli, sulla scena con la nomina assolutista di Angelino Alfano come segretario politico del Popolo della Libertà. Il ministro della Giustizia si dimetterà dal ruolo di ministro per ricoprire a pieno il ruolo di segretario politico del partito.
Penso che Alfano si lo specchio di una nuova generazione politica, la vera politica nata dopo la caduta della Prima Repubblica. Appena ho sentito la notizia devo dire la verità, sono rimasto senza parole. Una scelta così immediata, così improvvisa non se lo poteva aspettare nessuno. Credo che questa mossa politica verga direttamente dalla mente diabolica di Berlusconi che alle prossime elezioni quasi sicuramente non si candiderà alla ruolo di Presidente del Consiglio e non vorrà concedere il suo posto all'uomo forzista-leghista dalla "erre moscia", Giulio Tremonti che invece è appoggiato vivacemente dalle camicie verdi padane guidate da Bossi.
Ritengo che la figura di Tremonti debba restare al Ministero dell' Economia e delle Finanze e non debba pensare di poter ricoprire il ruolo di leader carismatico del primo partito d'Italia per numero di consensi.
Angelino, IN BOCCA AL LUPO
di Umberto Garbini
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