Il PdL sul caro mensa: "Ci assumiamo la responsabilità, ma non accettiamo lezioni da chi ha portato le casse del Comune allo sfascio"

Sulla questione del rincaro del buono pasto per le mense scolastiche a Orvieto, che dall'inizio della scuola è al centro dell'attenzione e di un fuoco incrociato di comunicati e pareri, riceviamo una nota stampa dal PdL Orvieto.

"Il PdL si assume tutte le responsabilità per aver aumentato sensibilmente il costo delle mense scolastiche - si afferma nel comunicato - e non si nasconde dietro ad un dito di fronte agli oggettivi disagi che dovranno sopportare le famiglie orvietane. Siamo tutti sotto un cielo e sappiamo quanto è dura arrivare alla fine del mese, ma non accettiamo lezioni da nessuno, soprattutto da parte di coloro che hanno portato le casse del Comune allo sfascio. Infatti, mentre accettiamo le critiche da parte dei genitori - sempre che vengano fatte in buona fede - e cercheremo tutte le possibili modalità contabili per invertire la tendenza già dal prossimo anno, non possiamo assistere passivamente a prese di posizione strumentali da parte del PD al solo fine di avere un po' di visibilità ed al solo scopo di fare della bassissima demagogia.
I genitori che protestano sanno bene che per gestire una famiglia occorre essere oculati e, comunque, non spendere mai più di quanto si guadagna. Questo concetto basilare, vale per le famiglie ma vale anche per la gestione delle casse dei Comuni e, soprattutto, dovrebbe valere per chi questi Comuni amministra. Ad Orvieto per troppi anni la sinistra ha speso più di quanto incassava e, così facendo, ha prodotto buchi di bilancio disastrosi: in più, ha creato una esposizione verso terzi di 54 milioni di euro che determina oneri finanziari da imputare alla spesa corrente di ogni anno solare per circa 4 milioni di euro; la stessa sinistra ha stipulato contratti "derivati" che costano ogni anno più di 1.2 milioni di euro. Come dimenticarsi, poi, dell'uso delle carte di credito, dei costi per viaggi, gemellaggi o iniziative varie (emblematica quella al palazzo dell'ONU durata quasi quaranta giorni), oltre alle spese per consulenze d'oro. Solo queste cifre dimostrano quanti danni sono stati prodotti dalla sinistra: danni che, purtroppo, non si cancellano in pochi mesi. Di fronte a questa situazione la Giunta Concina ha deciso di metterci la faccia e di iniziare una vera opera di risanamento del bilancio del Comune. Sappiamo bene che questa dura e difficile opera di risanamento deve passare anche per un aumento delle tariffe per i servizi a domanda individuale, così come sappiamo (e lo stiamo facendo) che il risanamento dei conti passa anche per tante altre iniziative che sono in campo e che speriamo, a breve, possano portare frutti positivi per la nostra città. Per troppi anni la sinistra, per non affrontare la realtà, ha ripiegato esclusivamente nel contrarre debiti fuori bilancio e nel generare passività nella spesa corrente. Di fronte ad un bivio, Concina e la sua maggioranza hanno deciso di fare politica e di assumersi la responsabilità di governare, oltre a tentare di salvare una città portata sull'orlo del fallimento da decenni di politiche fallimentari che hanno prodotto solamente debiti su debiti. Lo sappiamo che è dura per le famiglie. Ma è dura anche per noi che dobbiamo fare interventi di incremento delle tariffe per andare a ripianare i debiti fatti da altri. Se poi vediamo che coloro che hanno contribuito allo sfascio dei conti di questo Comune si ergono a paladini della protesta la cosa diventa, non solo ridicola, ma anche patetica. Con quale faccia il PD si mette a fare volantinaggio contro l'aumento della mensa, quando la sua stessa classe dirigente ha contribuito a fare 54 milioni di euro di debiti, a stipulare contratti "derivati" o a produrre debiti fuori bilancio. E' proprio vero - conclude il PdL - alla ipocrisia non c'è mai limite".

a cura delle redazione di OrvietoNews

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