L a “destra sociale” ha origini antiche che sono ricollegate all’area politica della destra italiana. La destra sociale si caratterizza per la giustizia sociale e per una visione partecipativa della politca. I pilastri portanti della Destra Sociale sono il tradizionalismo, l’identitarismo e il conservatorismo nazionale ma anche il rifiuto del
materialismo sia del globalismo. Le radici più profonde rimandano agli aspetti rivoluzionari e anticapitalisti, detti più comunemente “contrari e avversi al SISTEMA”, che cercano d’instaurare un’alternativa “meritocratica”. Tra i capisaldi dei valori e delle idee della Destra Sociale possiamo annoverare un’educazione di tipo materialista. Per i militanti di questa corrente politica esiste una società di valori come la solidarietà comunitaria, partecipazione, impegno responsabile. Per quanto riguarda la tassazione indiretta il movimento ha un’idea che punta ad uno scopo non solo di raccoglimento, ma di pianificazione economica e giuridica. Le proposta per la fiscalità monetaria fu ripresa dalle teorie del filosofo-pensatore statunitense Ezra Pound e successivamente quella del professore Giacinto Auriti. La Destra Sociale riconosce nelle autonomie locali la più importante forma di associazionismo. Riguardo all’Europa la Destra Sociale è favorevole ad una Europa delle nazioni al posto di un continente di banchieri, osservando attentamente le differenze di un’Europa unita sulla carta ma divisa per le disuguaglianze storiche, culturali e sociali. La compagine sociale ha un fondamento prevalentemente “laico” benché si riconosce nei valori cristiani del nostro popolo. La nostra destra si mostra più vicina alle esigenze delle classi sociali più disagiate e cera di annullare il disagio sociale, creato dalle differenze sociali. La Destra Sociale nei primi anni novanta era riconducibile all’ala rautiana del Movimento Sociale Italiano e alla cerchia missina di Beppe Niccolai ma dopo la svolta di Fiuggi molto cambiò. La svolta trasformo il MSI-DN in Alleanza Nazionale e la destra sociale ebbe per la prima volta una grande scissione. Rauti decise di non aderire ad AN e fondò con il giovane Luca Romagnoli il Movimento Sociale-Fiamma Tricolore(MS-FI) che pochi anni più tardi espellerà Rauti che di nuovo fonderà il Movimento Idea Sociale(MiS). Comunque in AN sussistette una corposa compagine di uomini rispondenti alla Destra Sociale, capitanati da Francesco Storace e da Gianni Alemanno. Per le decisone prese dal segretario nazionale di AN di confluire nel PPE, cioè nel Partito Popolare Europeo, Storace annuncia la fondazione del nuovo movimento de “La Destra”. In seguito alla decisione del partito di Alleanza Nazionale di confluire nel Popolo della Libertà anche il gruppo Destra Sociale si iscriverà al nuovo partito mantenendo come punti di riferimento la Fondazione Nuova Italia di Alemanno e la rivista Area diretta fino a poco tempo fa da Marcello del Angelis. La Destra Sociale ha come punto di riferimento il sindacato della CISNAL oggi conosciuto come UGL.
di Umberto Garbini
materialismo sia del globalismo. Le radici più profonde rimandano agli aspetti rivoluzionari e anticapitalisti, detti più comunemente “contrari e avversi al SISTEMA”, che cercano d’instaurare un’alternativa “meritocratica”. Tra i capisaldi dei valori e delle idee della Destra Sociale possiamo annoverare un’educazione di tipo materialista. Per i militanti di questa corrente politica esiste una società di valori come la solidarietà comunitaria, partecipazione, impegno responsabile. Per quanto riguarda la tassazione indiretta il movimento ha un’idea che punta ad uno scopo non solo di raccoglimento, ma di pianificazione economica e giuridica. Le proposta per la fiscalità monetaria fu ripresa dalle teorie del filosofo-pensatore statunitense Ezra Pound e successivamente quella del professore Giacinto Auriti. La Destra Sociale riconosce nelle autonomie locali la più importante forma di associazionismo. Riguardo all’Europa la Destra Sociale è favorevole ad una Europa delle nazioni al posto di un continente di banchieri, osservando attentamente le differenze di un’Europa unita sulla carta ma divisa per le disuguaglianze storiche, culturali e sociali. La compagine sociale ha un fondamento prevalentemente “laico” benché si riconosce nei valori cristiani del nostro popolo. La nostra destra si mostra più vicina alle esigenze delle classi sociali più disagiate e cera di annullare il disagio sociale, creato dalle differenze sociali. La Destra Sociale nei primi anni novanta era riconducibile all’ala rautiana del Movimento Sociale Italiano e alla cerchia missina di Beppe Niccolai ma dopo la svolta di Fiuggi molto cambiò. La svolta trasformo il MSI-DN in Alleanza Nazionale e la destra sociale ebbe per la prima volta una grande scissione. Rauti decise di non aderire ad AN e fondò con il giovane Luca Romagnoli il Movimento Sociale-Fiamma Tricolore(MS-FI) che pochi anni più tardi espellerà Rauti che di nuovo fonderà il Movimento Idea Sociale(MiS). Comunque in AN sussistette una corposa compagine di uomini rispondenti alla Destra Sociale, capitanati da Francesco Storace e da Gianni Alemanno. Per le decisone prese dal segretario nazionale di AN di confluire nel PPE, cioè nel Partito Popolare Europeo, Storace annuncia la fondazione del nuovo movimento de “La Destra”. In seguito alla decisione del partito di Alleanza Nazionale di confluire nel Popolo della Libertà anche il gruppo Destra Sociale si iscriverà al nuovo partito mantenendo come punti di riferimento la Fondazione Nuova Italia di Alemanno e la rivista Area diretta fino a poco tempo fa da Marcello del Angelis. La Destra Sociale ha come punto di riferimento il sindacato della CISNAL oggi conosciuto come UGL.
di Umberto Garbini
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