L'anno difficile di Toni Concina e di Orvieto.

“Una conferenza stampa sui generis - ha esordito il Sindaco Concina affermando – perché procederemo con qualche riferimento al quadro generale e poi andremo sui temi specifici in base alle domande. Il 2011 è stato un anno difficile ma abbiamo potuto raggiungere l’equilibrio di bilancio che, come è noto, era ed è l’obiettivo principale della mia Giunta che ringrazio per il contributo che ha dato. Per questo obiettivo abbiamo lavorato e lavoriamo quotidianamente, seriamente e silenziosamente, senza polemiche né oziosi dibattiti con improvvisati soloni. Le nuove riduzioni dei trasferimenti agli Enti Locali renderanno purtroppo complesso anche il Bilancio 2012, ma aver ridotto, eliminato e reso certe alcune uscite di natura finanziaria, ci permette di affrontare il nuovo Bilancio previsionale 2012 con maggiore capacità di far fronte alle esigenze. Superfluo ogni riferimento alla vicenda degli Swap dove la transazione con RBS è stata lungimirante e benefica, dato il trend degli interessi e questo è stato quindi un grosso servizio alla collettività. In gennaio si discuterà il ricorso BNL rispetto all’art. 700. Entrambe le vicende stanno costituendo un precedente in materia.

Alla luce dei trasferimenti azzerati agli enti locali, quindi, è importante e necessario proseguire la revisione dei servizi resi dal Comune, al fine di restituire agli Orvietani tutto quanto necessita alla città. Proprio ieri abbiamo avuto una lunga riunione dell’Assemblea dei Sindaci che dovranno operare tagli importanti al sociale. Si sta lavorando per salvare alcuni servizi essenziali e quindi stiamo studiando come alcuni dovranno essere ridotti e/o aboliti. Comunque ci siamo dati l’obiettivo di andare nel dettaglio e vedere, secondo la scala delle priorità, cosa dobbiamo salvare e cosa cancellare. Ho appena detto che il Bilancio chiude in pareggio però abbiamo ancora un lungo lavoro da realizzare. Ora deve essere affrontato il problema del debito. Da tempo stiamo studiando la possibilità di mettere al servizio della città alcuni cespiti immobiliari, oltre che rilanciare attività economiche con sede in immobili di proprietà del Comune. Il tutto in una visione di sviluppo che è meglio contenuta nelle linee programmatiche del Sindaco che molto presto saranno disponibili.

Siamo sulla buona strada anche per realizzare nuove intese per quanto concerne l’annoso, complesso rapporto tra Orvieto e la discarica, rimettendo in discussione e ridefinendo il rapporto con il gestore. L’obiettivo è quello di arrivare ad una politica di green economy a beneficio dello sviluppo della città. Sull’ambiente c’è già una buona notizia: in pochi mesi la Raccolta Differenziata sarà estesa finalmente anche alle frazioni. Ciò dipende molto dai nuovi rapporti che Sao stabilirà con Cosp per un accordo a breve con l’estensione del servizio e renderlo quindi omogeneo e corretto.

Siamo impegnati, inoltre, nella lotta all’evasione su cui sta lavorando un team di funzionari comunali. Lotta all’evasione che, secondo le nuove regole nazionali, deve portare benefici anche alle casse comunali.

Altro tema su cui amministratori e uffici stiamo portando avanti un lavoro quotidiano è quello delle infrastrutture. Un lavoro che è delicato e complesso poiché ogni giorno vi sono situazioni da fronteggiare per arrivare a conclusioni definitive anche per l’ex ospedale e l’ex caserma Piave.

Altro tema importante sino le precisazioni al Piano della Mobilità, da quattro mesi al centro di consultazioni con le categorie interessate. Sulla gestione del parcheggio selvaggio saremo severi, anche perché vorremmo che questa città fosse sempre più pedonalizzata, ovviamente per fasi intermedie e periodi di prova. Le auto esistono, sono ingombranti ma fanno parte della quotidianità: abbiamo però la fortuna di avere due parcheggi insilati molto meno cari di una multa salata.

Con il comparto cultura stiamo portando avanti progetti che consentono alla città un piccolo ma progressivo salto in avanti per trattenere i turisti ad Orvieto. Un lavoro questo volto anche a definire una offerta più variegata e prestigiosa. Ne sono un esempio: Umbria Jazz Winter (che si inaugura stasera), il Festival Orvieto Ushuaia, Horror Festival, il Folk Festival e Orvieto Food Festival che funzionano tutti molto berne. Tutti format che però hanno bisogno di soldi, e quindi ricerca di sponsor, che mi occupa sempre di più, in quanto è un momento delicato per tutti, grandi aziende comprese.

Gli equilibri politici al nostro interno sono sani e saldi. Qualche fisiologico incidente di percorso: mi riferisco alle dimissioni di Massimo Rosmini che, al di là di alcune legittime differenze di opinioni tematiche, ha vissuto come una sorta di delegittimazione alcune divergenze su argomenti specifici.

Nonostante tanti tentativi per ricomporre la questione, abbiamo dovuto però prendere atto della sua determinazione: faremo quindi una ridistribuzione delle sue deleghe in Giunta, di cui darò domani comunicazione Consiglio comunale, nominando anche il Vice Sindaco, adempimento importante e urgente. Come ho già annunciato nei giorni scorsi, non ci sarà un nuovo assessore. E questo sarà sicuramente oggetto di critiche (da parte di chi quotidianamente ci da lezioni di buon governo) come lo sarebbe stato anche l’ingresso di nuove personalità.

Vorrei precisare che personalmente accetto volentieri le opinioni di persone colte che amano sicuramente Orvieto, ma mi chiedo quale ruolo tali soggetti abbiano svolto nel passato, quando sono stati perpetrati altri scempi che sono ben altra cosa del riposizionamento delle fioriere di piazza della Repubblica! Ci piacerebbe che tutti questi movimenti ‘per’ Orvieto fossero veramente per la città e non ‘per’ persone o gruppi.

Questa Giunta comunque continuerà a lavorare serenamente e il tempo ci darà sicuramente ragione. Io sono stato eletto con l’annunciato scopo di dare tutto quello che modestamente potevo alla città. In maniera, seria, severa e trasparente anche per consentire di ricostruire un clima diverso da quello che la città ha vissuto per anni e che qualche rigurgito di personalismo vorrebbe ancora fare rivivere. Il mio compito è rasserenare la città e di questo mi faccio garante.

Concludo con una anticipazione: dopo che la scuola media di Ciconia ha drenato gran parte delle risorse comunali per la sua messa in sicurezza, date le precarie modalità e materiali con i quali era stata costruita, si profila qualcosa di positivo per il Liceo d’Arte. Con un intervento economico della Regione alla soluzione del problema che sta a cuore a tutti: Curia, Comune, Provincia e studenti. Speriamo di risolverlo presto e bene”.



Le domande dei giornalisti:

D. Cos’è che ritarda la realizzazione della Complanare? I soldi?

R. Sindaco: “la Complanare sta andando avanti ma il problema ultimo non è il denaro. Da un nuovo funzionario della società Autostrade sono stati sollevati alcuni problemi tecnici di dettaglio e di ‘convivenza’ tra Complanare e A1, per cui abbiamo dovuto aprire un tavolo tecnico con società Autostrade e ritrovare un punto di incontro”.



D. Si è parlato dell’aumento dell’operatività della Giunta dove però è diminuita la rappresentanza di Orvieto Libera. Non è un problema politico?

R. Sindaco: “Ribadisco l’amarezza per le dimissioni di Rosmini, uno dei fondatori di Orvieto Libera che è la nostra coscienza critica. Un uomo che gode di fama e rispetto nella città e che ha contribuito un modo importante all’attività della Giunta. A livello politico stiamo lavorando ad Orvieto Libera nel rispetto degli stimoli che l’Associazione dà alla Giunta, sempre corretti e propositivi e tenuti in alta considerazione. In queste settimane ci siamo chiesti quali fossero i disagi. Le criticità sono tante ma ci si lavora insieme. La compagine si è ridotta ma procediano nel governo della città senza ‘manuali Cancelli’”.



D. Una parte del patrimonio dovrebbe essere venduto per la questione del debito. L’ex caserma Piave e l’ex Ospedale continuano ad avere un ruolo e un valore strategico per la città?

R. Sindaco: “Il valore strategico è assoluto. Quello immobiliare purtroppo diminuisce a causa della situazione attuale del mercato immobiliare. Dato il momento delicato che attraversa la finanza ora gli investitori sono più cauti. Adesso forse si avverte un risveglio di interesse da parte di importanti interlocutori i quali, data la particolarità del manufatto, mostrano un rinnovato interesse per l’immobile. Sono stati decine i soggetti che ho incontrato in questi anni ma i dati oggettivi e tangibili erano latitanti. Oggi stiamo mettendo insieme le tre realtà più serie recentemente emerse: tre proposte sensate che, se messe insieme, potrebbero consentire di dare al manufatto quel ruolo strategico e fondamentale per lo sviluppo della città. E quindi di dargli una strategia diversa e seria. Escluso comunque che l’edificio possa venire frazionato. Dovrà essere infatti un progetto unitario, sensato e anche bello. Soprattutto che rappresenti il volano della città. Si continua a lavorare faticosamente. Le iniziative di alienazione francamente ci stanno facendo fare fatica. Anche in questo caso c’è sempre qualcuno che si mette di traverso”.



D. Sulla vendita dell’ex caserma c’è unanimità delle forze politiche?

R. Sindaco: “nessuno, davanti ad una proposta seria per la città credo si possa tirare indietro. L’obiettivo è trovare la soluzione per una nuova fisionomia della città. I parametri della crisi in atto sono quelli che sono, ma proprio quando i mercati sono depressi è il momento di investire. Per la Piave probabilmente qualcosa di nuovo ed interessante si profila. Per l’ex Ospedale è un altro discorso: da mesi stiamo portando avanti una operazione di chiarezza tenuto conto della sua localizzazione e della sua importanza strategica. Stiamo lavorando con la Regione e l’Asl al famoso protocollo d’intesa. Non abbiamo preclusioni ideologiche ma vogliamo risolvere il problema in un modo piuttosto che nell’altro, comprandolo e dandogli un ruolo di sviluppo sulla base di un progetto che sia oggettivo, non fumoso. Lo scopo è di arrivare in tempi brevissimi alla firma della convenzione, che deve essere ovviamente condivisa. Ostacoli e boicottaggi da parte di elementi estranei anche in questo caso si sprecano e tutto questo non va bene. Il prezzo fissato anni fa è un nuovo elemento di discussione insieme ad altre lungaggini spesso strumentali”.



D. Quale futuro per il Centro Studi Città di Orvieto?

R. Sindaco: “Spesso il CSCO viene difeso a spada tratta da chi nel tempo ha contributo al suo dissesto firmando stravaganti convenzioni: il risultato è che la gestione è stata ed è problematica, tanto che oggi abbiamo una struttura fortemente indebitata e siamo addirittura in presenza di un decreto ingiuntivo da parte di un creditore e inoltre, la Fondazione CRO si è defilata dal CdA in assenza di un progetto di sviluppo reale della struttura. Primo passo quindi, l’opposizione al decreto ingiuntivo. Subito dopo un incontro tra Fondazione, Comune e CSCO per una decisione definitiva sul progetto. Con il precedente governo stavamo programmando l’utilizzo del Centro Studi come punto di riferimento rispetto ai nuovi indirizzi dati alla Pubblica Amministrazione dalla legge Brunetta. Una idea, speriamo ancora valida ed un tema molto sentito”.



D. Ci sono i tempi tecnici per firmare la vendita della Farmacia?

R. Sindaco: “in questo momento gli uffici stanno lavorando ai dettagli. Firma prevista in questi giorni”.



D. Riguardo all’opposizione di BNL al Tribunale sulla questione swap?

R. “Dobbiamo attendere il prossimo mese di gennaio”.



D. Si è detto No al frazionamento della Piave. Ma allora la vendita della palazzina comando non è un frazionamento? Quando uscirà il bando?

R. Sindaco: “facciamo chiarezza: una cosa è il complesso della Piave, altra cosa la palazzina comando. Possono essere considerati un unicum oppure no. Quindi eventuali bandi potranno essere fatti congiuntamente e anche in maniera disgiunta”.



D. Rispetto agli incarichi nell’Esecutivo, a chi andrà l’incarico di Vice Sindaco?

R. Sindaco: “Tutti gli assessori in carica potrebbero essere degli ottimi vice sindaci”. 



da TuttOrvieto

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