La lezione francese per l’unione dei moderati


Non la forma, ma la sostanza di un programma condiviso di valori e idee è la ricetta per ricomporre un fronte moderato che rappresenta la maggioranza degli elettori, oggi presi tra i due fuochi dell’antipolitica populista e la asettica azione lacrime e sangue dell’esecutivo a guida tecnica. “L’unione dei moderati  – conferma Maurizio Gasparri – è il perno sul quale il Pdl lavora sin dalla sua fondazione. Un nostro obiettivo politico basato su idee e valori con i quali dobbiamo misurarci. Quanto alla forma da dare a questa unione siamo aperti al confronto. Non ci sono posizioni pregiudiziali, compresa l’ipotesi di una confederazione di partiti, anche se è sui contenuti il vero punto di incontro”. Riflessioni basate anche sulla lezione francese del primo turno delle elezioni presidenziali. Un voto che ha visto la solida affermazione di Marine Le Pen e la sostanziale bocciatura di Sarkozy in favore della incerta e insipida candidatura a sinistra di Francois Hollande.
“Anche il primo messaggio che giunge dall’elettorato francese – sottolinea il presidente dei senatori del Pdl – deve spingere le forze di centrodestra ad attente riflessioni in vista delle elezioni politiche nel nostro paese. Rilanciare una politica europea che superi le fallimentari posizioni dell’asse Merkel-Sarkozy, adottare misure contro la concorrenza sleale cinese, riaffermare le nostre radici cristiane, puntare sui valori della vita e della famiglia. Sono questi i temi – dice ancora Gasparri – che possono unire le forze moderate. Sarebbe un errore gravissimo non cogliere questa opportunità che – conclude – darebbe solo una mano ad una sinistra minoritaria e perdente”.
Una posizione condivisa dal coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, che afferma: “Personalmente sono sempre stato favorevole a federare tutte le forze politiche alternative alla sinistra disposte a sottoscrivere un programma comune e ad avere specifici organi confederati in grado di decidere su materie predefinite, restando per il resto con la loro identità. Piuttosto – aggiunge – sollecito una riflessione tra questo obiettivo e la necessità di scegliere definitivamente in tema di legge elettorale tra un sistema basato sulle coalizioni e un sistema basato sulle singole forze politiche”.

della redazione di Destra.it

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