Caso Vattani: Presentata interrogazione a Ministro Terzi su dichiarazioni memoria Farnesina a Consiglio di Stato
È stata presentata questa mattina da 24 parlamentari, prima firmataria Giorgia Meloni,
un’interrogazione al ministro per gli Affari Esteri, Giulio Terzi di
Sant’Agata, relativa ad alcune dichiarazioni presenti nella memoria che
la Farnesina ha consegnato al Consiglio di Stato sul caso Mario Vattani.
Tra i firmatari, oltre a Giorgia Meloni, ci sono: Giorgio Hollzman, Gennaro Malgieri, Marco Marsilio, Massimo Corsaro, Ignazio La Russa, Fabio Rampelli, Barbara Saltamartini, Mario Landolfi, Manlio Contento, Maurizio Bianconi, PietroLaffranco, Giampiero Cannella, Basilio Catanoso, Stefano Saglia, Giovanni Dima, Viviana Beccalossi, Riccardo De Corato, Luca Bellotti, Agostino Ghiglia, Tommaso Foti, Francesco Aracri, Bruno Murgia, Carlo Nola.
Nell’interrogazione si legge: «il Console Vattani ha sostenuto recentemente in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Foglio” in data 17 maggio 2012, che nella memoria presentata dal Ministero degli Esteri al Consiglio di Stato sarebbero contenute le seguenti considerazioni: “che il Min. Vattani non fa mistero della sua militanza, dapprima, attraverso l’appartenenza al Fronte della Gioventù negli anni 80, e poi attraverso la musica da lui proposta”, e che “tale fatto, rende la permanenza all’estero del Console Vattani in palese contraddizione con le alte funzioni di rappresentanza.” Nella stessa memoria le anzidette sorprendenti considerazioni vengono considerate “a monte ed attengono alla tutela dei beni primari sopracitati (l’immagine dello Stato e la rappresentatività delle proprie istituzioni all’estero, oltreché il buon andamento, l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa), di cui e’ custode l’Amministrazione”.
Il Fronte della Gioventù è stato dagli anni Settanta al 1996 l’organizzazione giovanile di un partito legittimamente costituito, presente in Parlamento e nelle Istituzioni repubblicane di ogni livello e grado, contribuendo alla vita democratica e allo sviluppo del Paese. In questa organizzazione, frequentata da centinaia di migliaia di aderenti e militanti, si è formata parte importante della classe dirigente (politica, amministrativa, imprenditoriale, culturale, ecc.) della nostra Nazione, compresi gli attuali interroganti e – non ultimo – il Ministro degli Affari Esteri pro-tempore dal 2006 al 2008 e attuale terza carica dello Stato, che ne è stato segretario nazionale dal 1977 al 1988.
Se vi siano quindi persone con incarichi di alta responsabilità presso l’Amministrazione del Ministero degli Affari Esteri, che considerino una passata adesione al MSI o alla sua organizzazione giovanile come incompatibile con le “alte funzioni di rappresentanza” svolte e la “tutela dell’immagine dello Stato all’estero”;
Quanto abbia pesato tale posizione chiaramente discriminatoria nel motivare il richiamo immediato del Vattani in soli 5 giorni, difficilmente giustificabile con la preoccupazione per l’immagine dell’Italia all’Estero, visto che tale richiamo repentino ha causato l’annullamento di importanti impegni istituzionali, non ultimo il ricevimento per la Festa Nazionale a Osaka, con grave discredito per l’immagine del nostro Paese;
Se non ritenga che vi siano priorità ben più importanti della battaglia legale contro Vattani per occupare le limitate risorse della Farnesina in queste settimane, prima fra tutte quella che vede da oltre cinque settimane due Marò italiani detenuti in India in palese violazione delle norme del diritto internazionale».
da giorgiameloni.com
Tra i firmatari, oltre a Giorgia Meloni, ci sono: Giorgio Hollzman, Gennaro Malgieri, Marco Marsilio, Massimo Corsaro, Ignazio La Russa, Fabio Rampelli, Barbara Saltamartini, Mario Landolfi, Manlio Contento, Maurizio Bianconi, PietroLaffranco, Giampiero Cannella, Basilio Catanoso, Stefano Saglia, Giovanni Dima, Viviana Beccalossi, Riccardo De Corato, Luca Bellotti, Agostino Ghiglia, Tommaso Foti, Francesco Aracri, Bruno Murgia, Carlo Nola.
Nell’interrogazione si legge: «il Console Vattani ha sostenuto recentemente in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Foglio” in data 17 maggio 2012, che nella memoria presentata dal Ministero degli Esteri al Consiglio di Stato sarebbero contenute le seguenti considerazioni: “che il Min. Vattani non fa mistero della sua militanza, dapprima, attraverso l’appartenenza al Fronte della Gioventù negli anni 80, e poi attraverso la musica da lui proposta”, e che “tale fatto, rende la permanenza all’estero del Console Vattani in palese contraddizione con le alte funzioni di rappresentanza.” Nella stessa memoria le anzidette sorprendenti considerazioni vengono considerate “a monte ed attengono alla tutela dei beni primari sopracitati (l’immagine dello Stato e la rappresentatività delle proprie istituzioni all’estero, oltreché il buon andamento, l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa), di cui e’ custode l’Amministrazione”.
Il Fronte della Gioventù è stato dagli anni Settanta al 1996 l’organizzazione giovanile di un partito legittimamente costituito, presente in Parlamento e nelle Istituzioni repubblicane di ogni livello e grado, contribuendo alla vita democratica e allo sviluppo del Paese. In questa organizzazione, frequentata da centinaia di migliaia di aderenti e militanti, si è formata parte importante della classe dirigente (politica, amministrativa, imprenditoriale, culturale, ecc.) della nostra Nazione, compresi gli attuali interroganti e – non ultimo – il Ministro degli Affari Esteri pro-tempore dal 2006 al 2008 e attuale terza carica dello Stato, che ne è stato segretario nazionale dal 1977 al 1988.
Se vi siano quindi persone con incarichi di alta responsabilità presso l’Amministrazione del Ministero degli Affari Esteri, che considerino una passata adesione al MSI o alla sua organizzazione giovanile come incompatibile con le “alte funzioni di rappresentanza” svolte e la “tutela dell’immagine dello Stato all’estero”;
Quanto abbia pesato tale posizione chiaramente discriminatoria nel motivare il richiamo immediato del Vattani in soli 5 giorni, difficilmente giustificabile con la preoccupazione per l’immagine dell’Italia all’Estero, visto che tale richiamo repentino ha causato l’annullamento di importanti impegni istituzionali, non ultimo il ricevimento per la Festa Nazionale a Osaka, con grave discredito per l’immagine del nostro Paese;
Se non ritenga che vi siano priorità ben più importanti della battaglia legale contro Vattani per occupare le limitate risorse della Farnesina in queste settimane, prima fra tutte quella che vede da oltre cinque settimane due Marò italiani detenuti in India in palese violazione delle norme del diritto internazionale».
da giorgiameloni.com
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