(AGI) - Roma, 28 mag. - "Il caso e' chiuso". Mario Monti conferma la fiducia ad Antonio Catricala' e smentisce alcune interpretazioni sorte dopo la nota di ieri nella quale il premier non aveva nascosto l'irritazione per l'ipotesi di una riforma dell'organo di autocontrollo della magistratura. Fonti governative spiegano che non si e' mai parlato di un passo indietro da parte del sottosegretario. "Confermo al sottosegretario Antonio Catricala' la mia piena fiducia, ritenendo corretta la sua gestione del dossier", scrive il Professore. "E' chiaro infatti che deve esistere una fase di studio e riflessione prima che il Presidente del Consiglio assuma la propria determinazione politica. Su questo, cosi' come sulle altre materie, il sottosegretario Catricala' mi ha riferito tempestivamente e quando gli ho comunicato il mio orientamento lo ha immediatamente recepito", aggiunge il presidente del Consiglio in una nota. Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro Paola Severino per la quale la rinnovata fiducia del premier al sottosegretario Catricala' "si basa sulla constatazione che nulla e' stato fatto che non corrisponda a quanto da me riferito". "L'ipotesi di modifica del disciplinare per i magistrati, circolata sulla stampa, "e' - ha chiarito il Guardasigilli - una semplice bozza di modifica su cui personalmente ho espresso un parere tecnico negativo, perche' si tratta di una disciplina che va modificata attraverso una normativa di rango costituzionale".
Ad appoggiare l'operato del sottosegretario alla presidenza del Consiglio ci hanno pensato diversi parlamentari del Pdl.
L'ordine partito e' stato proprio quello di sostenere l'azione di Catricala'. Il 'pianeta giustizia' resta un fronte caldo nei rapporti tra i partiti della maggioranza e le tensioni non hanno risparmiato neanche il governo. Per Idv e Pd infatti lo schema di riforma del Csm sarebbe partito da via dell'Umilta' e precisamente da Gianni Letta, dal Pdl si sottolinea che l'alt sarebbe arrivato dal Colle. In ogni caso il Professore ha voluto stroncare sul nascere qualsiasi tipo di contrapposizione. Il premier oggi, anche durante il Comitato interministeriale per la revisione della spesa ha fatto notare - riferiscono fonti ministeriali - la delicatezza della situazione. Per questo motivo ha invitato tutti ad evitare scontri e polemiche. Il Professore sta seguendo il lavoro sulla 'spending review' portato avanti da Enrico Bondi. Oggi 'mr Forbice' ha presentato il suo 'crono programma' che potrebbe concludersi, osservano fonti ministeriali, con un decreto legge a giugno. Il commissario dovra' superare le resistenze di alcuni ministri che non hanno nascosto i propri timori per i tagli. Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si e' fatto portavoce di queste preoccupazioni: Si' alle "politiche di austerity" per il risanamento e il consolidamento fiscale, ha detto oggi il Capo dello Stato, ma bisogna pero' evitare i "tagli con l'accetta e il machete, tutti allo stesso modo". Il discorso sulla 'spending review' potrebbe essere affrontato anche mercoledi' in Consiglio dei ministri. Domani si terra' il pre-consiglio: nella riunione del Cdm potrebbero arrivare i provvedimenti per la crescita del ministero dello Sviluppo, guidato da Corrado Passera (AGI) .
da AGI.it
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