"Col ritocco all'insù ci rubate 38 miliardi". L'appello di Libero: "Non lo fare". Sottoscrivilo all'email noiva@liberoquotidiano.it
L'appello - Così il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, rivolge un appello al presidente del Consiglio, Mario Monti: "Ascolti i rappresentanti delle imprese a cui diamo voce. Alzando la pressione fiscale non si risanano i conti, come dimostrano le entrate della benzina in calo nonostatne le stangate". L'intento di Libero, prosegue il direttore, " è quello di evitare che si ripeta dunque l’errore compiuto con i carburanti. Non è aumentando le tasse che si risanano i conti, semmai lo scopo lo si raggiunge diminuendole. Dunque caro Monti, a nome delle categorie economiche la scongiuriamo: non alzi l’Iva, piuttosto alzi un po’ l’asticella del buon senso. In cambio, io e i colleghi di Libero, Benny compreso, le promettiamo un occhio di riguardo: invece di una vignetta in cui lei è sdraiato a pelle di leopardo di fronte alla Merkel, la ritrarremo in piedi, a petto in fuori, magari mentre con la voce fievole che la contraddistingue grida: «Forza Italia». Senza nessuna allusione al Cavaliere, s’intende".
Le adesioni - Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio; Sergio Marini, presidente di Coldiretti; Roberto Snaidero, presidente di Federlegno; Mario Resca, presidente di Confimprese; Marco Venturi, presidente di Confesercenti; Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto; Filippo Ferrua Magliani, presidente di Federalimentari; Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti; Mario Guidi, presidente di Confagricoltura; Luigi Bordoni, presidente di Centromarca; Giuseppe Politi, presidente Cia; Gaetano Stella; presidente di Confprofessioni. Partecipa anche tu e firma il nostro appello rivolto a Mario Monti: "Non alzare l'Iva, altrimenti uccidi l'Italia". Puoi prendere pare all'iniziativa spendendo la tua adesione all'inidirzzo email noiva@liberoquotidiano.it
da Libero
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