Il segretario degli azzurri: "Il 25% in questo momento è un grandissimo
risultato per il partito. Il centrodestra diviso ha fatto vincere la
sinistra"
Il terremoto nelle urne siciliane ha avuto, come prevedibili,
ripercussioni anche sul Pdl. Conseguenze che si possono, in estrema
sintesi, spiegare così: Alfano sta con Monti. Berlusconi con Bossi e
Tremonti.
Angellino Alfano, il
segretario del Pdl sotto la lente di ingrandimento e sotto perenne
esame, prende parola in un'attesissima conferenza stampa e spiega che
"il risultato del Pdl in Sicilia pari al 25% è straordinariamente
positivo". Secondo l'ex guardasigilli, "il voto in Sicilia ha dimostrato
che l'operazione di dividere il centrodestra è riuscita perfettamente.
Il centrodestra diviso ha fatto vincere il candidato del Partito
Democratico. In Sicilia abbiamo perso perché abbiamo diviso i moderati.
Noi ce l'abbiamo messa tutta per tenerli uniti, ma
ad impossibilia nemo tenetru...".
Di sicuro, in Sicilia, c'è il fatto che la sinistra (anche se a
braccetto con i centristi dell'Udc), in Sicilia - vera roccaforte dei
moderati e dei conservatori - non aveva mai vinto. Per quanto fiaccato
da scandali e divisioni interne, per il Pdl questo non può essere
considerato un buon risultato. Ha confermato la fiducia nel governo
Monti "che per noi deve andare avanti" e contemporaneamente ribadisce il
sostegno a
Silvio Berlusconi che però ieri, mentre
dalla Sicilia arrivavano segnali poco incoraggianti. ha annullato la
cena in programma ad Arcore con Guilio Tremonti e Umberto Bossi, i suoi
vecchi alleati. Una cena che aveva lo scopo di ricreare un'asse con il
Senatùr e aprire, forse nuovi scenari nel futuro del centro destra. Come
scrive
Libero in edicola oggi, marted 30 ottobre, si sta
delineando il progetto di Silvio: "nel suo movimento vuole coinvolgere
anche la vecchia guardia del Carroccio, che adesso ha meno spazi da
quando Roberto Maroni è diventato segretario. E, pur di allargare la
rete di contatti, Berlusconi ha anche fatto pace con il suo
“odiatissimo” ex ministro dell’Economia. Al quale adesso avrebbe
proposto una nuova avventura politica comune. Come ai bei vecchi tempi".
"Centrodestra potenzialmente vincente" - E sul
futuro del partito si è soffermato anche lo stesso segretario ASlfano
spiegandoc he "il risultato, comunque, dimostra che il Pdl c'è ed è
potenzialmente vincente. E' necessario fare due cose - ha aggiunto -
unificare tutta l'area alternativa alla sinistra e poi parlare agli
elettori del centrodestra che hanno deciso di non votare". Il segretario
esclude di aver mai pensato alle dimissioni dopo il voto in Sicilia:
"Al contrario, ho annunciato qualcosa che va anche oltre", ha spiegato
riferendosi all'annuncio di essersi candidato alle primarie azzurre. Poi
gli auguri al vincitore, Crocetta: "Gli auguro il miglior lavoro
possibile per il bene della Sicilia, un territorio che mi è molto caro".
"Mi candido alle primarie" - Alfano, nel suo
intervento, ha poi lasciato intendere di non voler mollare un
centimetro: "Mi candido alle primarie del Pdl", ha annunciato. Il
segretario ha aggiunto che le consultazione degli azzurri si terranno il
16 dicembre: "Io mi candido portando avanti i miei ideali, che valgono
più della mia carriera. Spero che la partecipazione sia la più ampia
possibile, e non sia limitata agli iscritti al Pdl". Sui movimenti
interni al partito, il segretario torna sull'intervento di sabato di
Silvio Berlusconi,
che ha minacciato di togliere la fiducia al governo Monti: "L'idea che
il Pdl sia diviso tra montiani ed anti montiani e che a capo degli anti
montiani ci sia Berlusconi è nua rappresentazione assolutamente surreale
e a tratti comica", ha tagliato corto Angelino.
da Libero
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