Un nuovo partito di destra???...
Per ora sembra molto difficile che possa configurarsi la rinascita di un soggetto di destra.
I naufraghi aennini del Popolo della Libertà stanno pressando, affinché si possa dare un volto unico al panorama culturale e politico degli ex militanti missini.
Ancora An. Sotto la guida di Storace, anche l'ex federale siciliano Nania, l'istriano Roberto Menia, l'ex Sindaco di Benevento Pasquale Viespoli, il romano Antonio Buonfiglio, la suddista di ferro Adriana Poli Bortone e Mario Landolfi auspicano la nascita di un partito di destra, magari anche con il simbolo di An e denominato "Alleanza Nazionale".
Controcorrente Contrari alla risoluzione storaciana sembrano invece l'ex Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e la compagine di Fratelli d'Italia, rappresentata ieri da Ignazio La Russa.
Loro pensano che si possa dar vita a un "nuovo centro-destra nazionale" alternativo al Popolo della Libertà, sociale ed europeo, proiettandolo al futuro. La Russa ha cercato di lasciarsi alle spalle il passato per guardare al futuro, sembra che questo non sia piaciuto a Nania, che prontamente non ha risparmiato una tiratina di orecchie all'ex Ministro delle Difesa, citando un aforisma nel quale ribadisce l'importanza di guardare al futuro, mantendo sempre un piede nel passato.
Intellettuali. Alla convention ha partecipato anche uno dei pochi intellettuali famosi del panorama della destra italiana, Gennaro Malgeri, che ha sostenuto in parte le teorie di Storace e amici.
In platea anche Magdi Cristiano Allam, giornalista e politico italiano, che è intervenuto, sostenendo non l'importanza delle schematismo partitico, ma il bisogno di denaro, pane, lavoro e la priorità dei cittadini italiani. Allam ha poi concluso con un vecchio slogan della destra: "Prima gli italiani prima dell’euro, delle banche, dei mercati, ma anche prima degli immigrati, delle moschee."
A conclusione il Profeta da sempre inascoltato. In conclusione dei lavori è intervenuto quello che ritengo sia un profeta inascoltato della destra italiana, Nello Musumeci. Siciliano doc, dalla indiscutibile e innegabile capacità oratoria propria solo di un Cicerone, Musumeci ha colto subito il punto della questione nel suo lungo e appassionato intervento. Serve con urgenza una "Destra Plurale", una destra che ritrovi in se le varie anime della destra italiana. Il termine esatto da lui usato è una destra "unita nelle diversità".
Musumeci non ha parlato di simboli o nomi, quello è solo marketing.
di U.G.
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