«In Italia ci sono 300 mila persone che
prendono una pensione che va da 5 a 10 mila euro al mese e costano 14
miliardi di euro l'anno. Si può fare una legge che dica che c'è qualcosa
che non funziona se nella nostra Nazione qualcuno ha avuto delle
opportunità che qualcuno altro non può avere a pari condizioni? È questo
che è incostituzionale, vorrei dire alla corte costituzionale, che
invece boccia il contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro. Voglio
sfidare la corte costituzionale su questo, e voglio sfidarla insieme al
popolo italiano.
Voglio sfidare tutti, compreso il
presidente della Repubblica. Anche il fatto che a deliberare su questo
siano tutti pensionati d'oro non aiuta».
È quanto ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervenendo alla trasmissione di Rai 3 “Agorà estate”.
«Fratelli d'Italia ha depositato una
proposta di legge sulle pensioni d'oro, che ha già visto l'adesione di
parlamentari provenienti da gruppi anche molto diversi tra loro. È una
proposta semplice: stabiliamo un tetto, dieci volte la pensione minima
ovvero 5 mila euro, che è molto alto, poi calcoliamo i contributi come
accadde per la mia generazione. Se non hai li hai versati la parte che
eccede quella soglia viene decurtata e và ad aiutare i giovani.
Penso che le responsabilità sulla
condizione in cui versa l’Italia siano abbastanza diffuse e che il tema
delle pensioni sia uno di quei temi che ben raccontano della iniquità
che questa Nazione ha prodotto: generazioni che hanno avuto tanto a
fronte di generazioni che non avranno niente. E se ci fosse una legge
votata all'unanimità dal Parlamento da tutte le forze politiche io penso
che potremmo tranquillamente sfidare la Corte costituzionale su cosa
sia giusto e su cosa sia ingiusto in Italia. C'è troppa sperequazione ed
è questo che è intollerabile», ha spiegato Meloni.
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