Non toccano mai il fondo della loro involontaria ironia. Il Comune di Venezia, quello del ‘genitore 1′ e ‘genitore 2′, vuole eliminare la pasta Barilla dalle mense comunali. Per ‘lesa omosessualità’.
Invece vanno bene i prodotti halal, tipo agnellini sgozzati vivi esclusivamente da uomini islamici e non da donne. Quello è ‘politicamente corretto’.
D’ora in poi, nei ‘gulag rosa’ del comune di Venezia, il genitore 1 e il genitore 2 si alterneranno nella preparazione di pasta Ricchion, un nuovo marchio appositamente creato dalla nuova giunta. E il figlio – si può ancora scrivere figlio, o è offensivo verso i gay? – verrà imboccato dalla colf congolese. Come a casa Boldrini.
Presto ci diranno cosa dobbiamo mangiare e bere. E sarà obbligatorio prenderlo dove-non-si-dice almeno una volta l’anno. Per mostrare ‘solidarietà’ al mondo gay.
E’ ovvio che questa orgia intollerante dei fanatici gay – gay, non omosessuali – non fa che danneggiare gli omosessuali che vivono le loro vite senza pretendere di imporle agli altri. Tanto meno a dei bambini.
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