Il coordinatore nazionale del movimento alla festa di Scheggino: «La politica deve tornare ad essere fatta di valori»
Battaglieri. E con nessuna intenzione di fare sconti o concessioni. A sinistra, ma anche nel centro destra. A livello nazionale e, soprattutto, locale. I ‘Fratelli d’Italia’ – che si sono ritrovati domenica a Scheggino – fanno capire che in ‘questo’ centro destra ci si trovano abbastanza male.
La politica Nel corso della giornata; alla quale ha preso parte anche il coordinatore nazionale, Guido Crosetto, insieme ad Adolfo Urso; la strategia politica del movimento politico è emersa con chiarezza: «Non vogliamo rifare Alleanza Nazionale – è stato detto – perché la storia non si ripete, ma riteniamo necessario che in Italia si torni a parlare, da destra, dei problemi reali della gente e di quali soluzioni si possono e si devono trovare».
Le scelte Abbastanza chiaro, anche se ovviamente il dibattito interno è in pieno svolgimento, l’atteggiamento nei confronti della coalizione che sostiene il governo: «Molti di noi ed io per primo – dice Crosetto – se fossimo rimasti nel Pdl, forse oggi saremmo ministri, ma abbiamo scelto una strada alternativa», quasi a segnare una linea di demarcazione dalla quale sarà difficile prescindere. Basta consociativismo Per quanto riguarda le scelte in ambito locale, Alfredo De Sio è chiarissimo: «Il nostro non è certo un movimento nel quale vogliamo veder confluire i ‘reduci’ della stagione politica che si sta chiudendo. Vogliamo invece diventare il punto di riferimento di soggetti che abbiano idee e proposte innovative». E Franco Zaffini è stato ancora più chiaro: «Per le prossime elezioni amministrative non siamo disposti ad accettare candidature calate dall’alto e che, spesso, sono figlie di un consociativismo che porta a scegliere il ‘miglior perdente’. I candidati locali dovranno essere portatori di consenso vero».
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