Senatori Pd e grillini Ecco chi salverà Silvio

Pdl a caccia di proseliti nell'aula di Palazzo Madama, dove per la decadenza del Cav si voterà a scrutinio segreto. L'ipotesi di un blitz dei 5 stelle, come quello con cui Lega e Msi salvarono Craxi

 


Servono 43 voti a Silvio Berlusconi e al Pdl per evitare la decadenza da senatore. Azzurri, Lega e Gal si fermano infatti a 117 senatori, con la maggioranza di Palazzo Madama a quota 161. Ma considerando che il Presidente dell'aula non vota, 43 è il numero magico che salverebbe il Cavaliere. Una impresa sulla carta impossibile da realizzare quando il Senato sarà chiamato a ratificare la decisione della Giunta per le autorizzazioni, che andrà presumibilmente nella direzione della decadenza di Berlusconi. Ma che in presenza del voto segreto lo è meno.
Lo ha confidato al Cavaliere lo stesso Denis Verdini in un colloquio ad Arcore. "Presidente, in Aula c'è il voto segreto. Non avranno i numeri per farti decadere, ce la possiamo fare" avrebbe detto il 'falco dei falchi' Pdl al leader secondo quanto riporta oggi La Repubblica. Ad Arcore ci stanno già lavorando da tempo, a fare proseliti, per lo più tra i "peones" terrorizzati dall'idea di tornare a casa per non essere (con ogni probabilità) più rieletti e tra gli 'inquieti' di Scelta civica. Per non dire di un Pd ancora sotto choc per i 101 che appena pochi mesi fa affossarono Romano Prodi.
Nel Pd l'inquietudine sul voto al Senato (che avverà presumibilmente entro la prima metà di ottobre, visto che il 19 è attesa la decisione della Cassazione sulla rideterminazione dell'interdizione del Cav dai pubblici uffici) cresce di giorno in giorno. E non a caso, due giorni fa Montecitorio, il ministro dem Graziano Del Rio sottolineava l'importanza di "non dare a Berlusconi il tempo di organizzarsi". A molti, poi, non è sfuggito l'attivismo di Pier Ferdinando Casini nel coltivare il confronto con gli emissari azzurri. E sulle stesse posizioni d'apertura del leader Udc c'è pure il ministro Mario Mauro. Di certo, i due possono contare su 7 o 8 senatori e continuano a predicare il verbo della stabilità e della continuità di governo.
L'incubo peggiore legato al voto segreto, è però per il Pd rappresentato da un blitz dei 5 stelle (50 senatori), che nel segreto dell'urna potrebbero offrire un clamoroso sostegno al Cavaliere. Uno schema descritto su Repubblica dall'ex tesoriere Pd Ugo Sposetti e, ieri, anche dal pidiellino Carlo Giovanardi. Lo schema, d'altra parte, è già stato seguito una ventina d'anni fa, quando Lega e Msi salvarono Bettino Craxi nel voto sull'autorizzazione a procedere nei confronti dell'allora leader socialista, travolto da Tangentopoli. Missini e leghisti, poi, passarono all'incasso nelle successive elezioni.

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