Sarà Giorgia Meloni la novità della politica italiana alle elezioni europee.
Perché?
"Giorgia è l'unica novità nel panorama politico italiano, perché a differenza dei politici che conseguono successo, è rimasta la ragazza della Garbatella che lotta e crede fortemente nelle sue idee."
E' più debole di Gianfranco Fini?
"Fini è già il passato, come molti altri. Giorgia non ha l'aplomb di Fini, ma un carisma e una spontaneità che oggi serve al mondo nazional-conservatore italiano. In più lei ha le capacità e le potenzialità per crescere ancora elettoralmente e politicamente."
Ma è la prima donna alla testa di un movimento di destra?
"Si, è una Donna, che ha dimostrato che al di là delle quote rosa, che sono una forma di razzismo verso le donne etichettandole come inferiori, è in grado a poco più di trent'anni di poter dare una prospettiva ad un mondo che non si riconosceva ormai da tempo nel Popolo della Libertà e oggi ancor meno in Forza Italia".
Ecceto la Meloni, dov'è la novità?
"La novità sta nel fatto che con Giorgia la destra ha avuto un netto ricambio generazionale. Basti pensare a figure come Carlo Fidanza, Giovanni Donzelli e molti altri dirigenti regionali e territoriali."
Come la vedi da giovane rappresentante dei giovani della provincia di Terni l'alleanza con la Le Pen?
"Sono felice che Marine Le Pen abbia riconosciuto in Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale l'interlocutore ideale per far rinascere l'Europa. Oggi i popoli d'Europa non hanno bisogno di una omologazione totale e di un contenitore sovranazionale che sia guidato dai Tecnocrati dell'alta finanza o delle lobby di potere. E' ora che l'Europa si trasformi nel modello di cui parlava Adriano Romualdi, cioè l'Europa dei Popoli, delle Identità, delle Tradizioni e delle Nazioni. Si deve ripartire dall'esempio di Alessandro Magno, rispettare gli usi e costumi dei popoli per permettergli di riunirsi in un grande contenitore multietnico e multirazziale."
Bisognerebbe riscoprire le radici cristiane delle Europa?
"Si, è stato un errore cancellare o meglio non inserire la dicitura nella carta costituzionale dell'Unione Europea. Le radici cristiane sono una delle caratteristiche fondamentali sul piano ideale e culturale, che manca all'Europa attuale."
Perché hai scelto Fratelli d'Italia e cosa di sprona ad impegnarti in politica?
"Ho scelto Fratelli d'Italia perché rispecchia in toto la mia cultura politica e ideale. Mi impegno in politica perché sono circandato da una comunità umana e politica di ragazzi dai 14 ai 23 anni, che credono in ideali puri e semplici e perché ho l'onore di dire che prima di essere politici sono per me come fratelli."
Allora?
"Alle Europee si vota per Fratelli d'Italia per difendere la sovranità nazionale e il made in Italy, per cambiare l'Europa e per riprendere in mano la nostra sovranità monetaria contro le conventicole dei poteri forti."
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