Oggi, dopo un anno di assenza, sono tornato ad campo giovanile organizzato dalla comunità umana e politica dei NES, dove ogni anno i giovani militanti si confrontano e discutono sul futuro dei tempi che verranno.
Intervenire ancora alla plenaria è stata una emozione unica. Per chi ha un determinato modo di vedere la politica, la presenza a "Castrum" è l'obbligato ritorno a casa in mezzo ad un gruppo di amici.
Giovani, che parlano di ideali e progetti, che hanno una luce negli occhi che altri ha perso da tempo, giovani liberi e ribelli, giovani appassionati e silenziosi, che ascoltano con grande attenzione gli insegnamenti dei più grandi. Questo è “Castrum”.
Nessuno dei politicanti da strapazzo se ne interessa, forse è un bene, ma proprio questa comunità umana ha la capacità ancora oggi nel 2014 di avvicinare giovani e di condividere con loro momenti bellissimi e significativi. Io ho avuto l'onore e spero di poterlo avere anche in futuro di partecipare a questa fase di sintesi e di confronto, che permette di far crescere i giovani giusti per la destra che aspiriamo a rifondare e rinvigorire.
Tutto questo non si deve ad una divinità o un "magister" della politica nazionale, ma è il frutto del puro e semplice impegno di giovani che alla droga e alle varie forme di deterioramento della società preferiscono la militanza politica e l'aggregazione comunitaria.
Questi sono i giovani che leggono Junger o Evola, che discutono e parlano di Bobby Sands o di Jan Palach, che si dibattono nel prendere le parti dei Palestinesi o nel preferire la neutralità, che ricordano Almerigo Grilz e le vittime degli anni di piombo, che studiano la storia e la strage delle Foibe dimenticate, che recitano le poesie di Ezra Pound o che interpretano le metafore nascoste dietro i racconti di Tolkien.
Vi ringrazio del momento che mi avete fatto vivere, dopo una lunga fase, negli ultimi mesi, di cocenti delusioni.
Grazie Daniele, Enea, Marco, Kris, Gianfranco e un abbraccio a tutti gli altri
Umberto Garbini, Destra Giovanile Orvieto
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