Rivitalizzare una giornata rovinata da una forte
pioggia, si può, come è successo al sottoscritto, leggendo un buon libro.
Passo, passo grazie alle parole di Donna Assunta Almirante,
riunite in un libro di poco più di centotrenta pagine, ho avuto l’occasione di
conoscere l’unico vero grande leader della destra italiana dal dopoguerra,
giudicandolo da un differente punto di vista.
Donna Assunta racconta così il suo amore per Giorgio, quel
ragazzo dallo sguardo intrigante, ma allo stesso tempo rassicurante, quel
politico onesto e coinvolgente grazie al suo aulico linguaggio, quell’uomo che
preferì una strada impervia e tempestosa, anziché adagiarsi sugli allori del “Sistema”.
Almirante fu l’uomo di tutte le stagioni politiche della
Prima Repubblica, molti dissero di lui: “Se parla è riconfermato”.
Si proprio lui, che gioì quando divenne deputato e che
ingoiò bocconi amari per le sconfitte congressuali. Molti lo abbandonarono,
altri tentarono di condurre il MSI nel ghetto insieme al suo leader, ma
Almirante era sempre lì, le piazze pullulavano di gente che si fermava anche solo
per curiosità.
Il provocatore nobile e intelligente, il leader umano e
perseverante, l’oratore instancabile e ammaliatore, tutt’oggi, manca agli
italiani di questa parte politica.
Il 22 maggio 1988 si è chiusa un’epoca e forse si è scritta la parola “declino” per
la destra politica italiana.
Buona lettura…
“Donna Assunta Almirante, La mia vita con Giorgio” di Antonio
De Pascali
di Umberto Garbini
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