L’ultimo saluto a Donato Lamorte: stracolma la Basilica di San Giovanni Bosco, tanta commozione

Una folla silenziosa e commossa ha dato l’ultimo addio a Donato Lamorte. La Basilica di San Giovanni Bosco è gremita, nonostante le ferie d’agosto in centinaia sono accorsi a Roma per rendergli omaggio e potergli dire l’ultimo”Ciao Donato”. Ci sono parlamentari, esponenti politici, ma soprattutto ci sono i volti di tanta gente comune. Sono tutti commossi. Il funerale è semplice, com’era nel suo stile di vita. Di lui tutti ricordano il suo attivismo, la sua operosità, la sua disponibilità, l’impegno quotidiano per il partito.Un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla passione politica, sempre in prima linea ma senza la ricerca dei riflettori, tanto da essere stato eletto in Parlamento solo recentemente e dopo numerose insistenze del suo gruppo politico. Il feretro è stato avvolto nel Tricolore e la chiesa è piena di fiori e corone, c’è anche quella della Camera dei deputati.  In prima fila c’è la famiglia con la moglie Emma e le figlie Maria Letizia, Patrizia e Donatella e la sorella Bettina. E tutti gli altri parenti. Poi Pierferdinando Casini accanto a Roberto Menia e Gianfranco Fini. C’è Rita Marino, sua storica collaboratrice per anni. Ci sono i volti vecchi nuovi della politica: Franco Pontone, Andrea Ronchi, Francesco Aracri, Claudio Barbaro, Marco Marsilio, Gianni Alemanno, Altero Matteoli, Guglielmo Rositani, Peppe Scopelliti, Francesco Cosimi Proietti. Confusi tra la folla i suoi vecchi amici di sempre: Umberto Croppi, Massimo Magliaro, Marco Martinelli, Sergio Mariani, Guido Tabanella, Marcello e Marco Perina, Tommaso Manzo, Antonio Cecchetti, Carlo Carrocci, Benito Franco, Luigi Celori, Guido Anderson, Vincenzo Fratta, Giulio Buffo, Gino Agnese, Luca Malcotti, Candido De Angelis, Marco Clarke, Giovanni Donzelli e moltissimi altri. La Fondazione Alleanza nazionale, ovviamente, è  al completo, guidata dal senatore Franco Mugnai. In rappresentanza della Destra c’è Roberto Buonasorte. Al completo anche tutta la sua vecchia sezione del Msi del Prenestino, dove Donato s’iscrisse nel 1949 da Alberto Pompei a Gianfranco Rosci, a Ignazio Di Minica e altri ancora. Ci sono Marina Buontempo e i figli. Alla fine della cerimonia il genero Pietro Labruna ha pronunciato un breve e commosso ricordo. Presenti anche i suoi cari collaboratori della federazione, tra cui Roberta, Alvaro, Valerio, Mauro e molti altri. Il feretro, uscito tra gli applausi è  portato a spalla anche dai “suoi” ragazzi: Lele, Mauro, Marco e Federico, tutti visibilmente commossi. Nella sede della Fondazione An continuano a pervenire messaggi di cordoglio da quanti lo conobbero e lo apprezzarono. Tutti concordi: quella di Donato Lamorte è una gravissima perdita per tutto il mondo politico italiano che ne ha sempre riconosciuto le doti di saggezza, equilibrio e umanità.

di Desiree Ragazzi, da Il Secolo d'Italia

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