Tutti si aspettavano molto da lui dopo il referendum greco,
simbolo di democrazia e di contrapposizione all’Europa germanocratica, ma il
giovane primo ministro greco forte del risultato del referendum si è piegato ai
diktat del Cancelliere tedesco, Merkel, e del suo “scudiero”, il Ministro delle
Finanze, Schauble. Infatti il Governo Greco dopo aver allontanato il Ministro
delle Finanze, Yanis Varoufakis, sta assumendo posizioni non concordi con le
decisioni prese nella fase pre-referendum.
Tsipras sta svendendo la Grecia, è evidente a tutti l’aumento
delle tasse per gli agricoltori e la vendita del Pireo e delle Ferrovie di
Stato greche.
Il rivoluzionario ripone la bandiera rossa e sommessamente
viene issata dai conquistatori il vessillo del Quarto Reich di Germania,
capitanato da Frau Merkel.
Tsipras è come se avesse accompagnato le sue truppe alle
Termopili e, poi venuto a sapere il tradimento di Efialte, avesse abbandonato i
suoi uomini alla furia delle copiose truppe persiani di Serse.
I Greci
dell’antichità sicuramente non avrebbero mai cantato le sue gesta, ma gli aedi
avrebbero fatto a meno di rimembrare la vigliaccheria del buon Alexis Tsipras.
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