Lo spirito del vincente non gli manca insieme ad un carisma
raro nella società attuale, Silvio Berlusconi mostra subito impazienza sulla
poltroncina a lui riservata al fianco del giornalista, Nicola Porro, che
proverà ad incalzarlo.
Sguardo vivace e temperamento tipico di un imprenditore si
successo, Berlusconi è un fiume in piena, accusando subito la mancanza di democrazia
che vi è nel nostro paese, ciò è ben evidente nella terza presidenza del
consiglio dei ministri definita per nomina e non per mandato popolare.
Nel microfono di Berlusconi rimbomba l’accusa di tradimento
dei trentadue senatori eletti nelle fila del centrodestra e traghettati per
interesse personale e politico nel fronte del centrosinistra.
Berlusconi sottolinea che la
mancanza di democrazia e di equilibrio tra i poteri dello stato è ben evidente
nei quattro colpi di stato, che si sono susseguiti negli ultimi venti anni:
·
1°) La Magistratura nel 1992 ha annientato tutti
i partiti dell’arco costituzionale eccetto Lega Nord e Movimento Sociale
Italiano, considerati erroneamente dalla Magistratura residuali.
·
2°) Nel 1994 Berlusconi vinse le elezioni e fu
accusato di aver corrotto la guardia di finanza, quindi l’allora Presidente
delle Repubblica, Scalfaro, non esitò a telefonare a Bossi, dicendogli di
abbandonare il Cavaliere per evitare di sprofondare politicamente insieme al
Governo dimissionario.
·
3°) Nel 2011 il Governo Berlusconi fu
condizionato e spinto alle dimissioni per mano del Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, e delle consorterie europee.
·
4°) Dopo le elezioni del 2013, Berlusconi
rinvigorito e pronto a riprendersi la scena politica venne condannato da un
processo lampo di otto mesi (di solito di durata di dieci anni), provocando la
successiva decadenza dal Senato.
Porro, conduttore del Programma Rai “Virus”, incalza il
Cavaliere Berlusconi, domandando: “Lei Presidente domani andrebbe alle
elezioni?”
La risposta non si fa attendere, secca e chiara, da parte
del Presidente di Forza Italia, che comunica alla platea: “Benché siamo
conciati male, oggi senza i mestieranti della politica che se ne sono andati da
Forza Italia – esclamando – Deo gratias!!! Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia
insieme oggi possono vincere le elezioni, essendo da sempre maggioranza nel
paese.” Berlusconi continua: “Il nostro obiettivo è quello di convincere i 26
milioni di cittadini italiani che non vanno a votare”.
Berlusconi con uno dei suoi soliti giochi di prestigio
comunica di avere il “programma in tasca”, estraendo dalla tasca della giacca
un foglio che recita sinteticamente: “Meno tasse sulle famiglie, sulle imprese
e sulle partite IVA, grazie alla Flat Tax al 20%; Meno Europa e più Italia;
Meno Stato che significa chiusura di Equitalia, riforma della macchina dello
stato, riduzione della spesa pubblica, riforma del fisco, aumento della
pensione minima a 1000€, aumento del denaro contante da 1000€ a 8000€. Più sicurezza
con i militari nelle strade e fuori dalle caserme, riforma della magistratura e
riforma della custodia preventiva.”
Per quanto riguarda la politica estera, Berlusconi incorona
Vladimir Putin, come unico leader mondiale capace di imporsi con decisione e
rispetto, e ricorda che la storia gli ha dato ragione sulla vicenda Libia,
riguardo alla quale aveva chiesto di evitare lo scontro con Gheddafi che
comunque era stato “addomesticato” e garantiva equilibrio e certezza per l’Italia
e l’Europa.
Porro prova a contenere la foga del Cavaliere, domandando: “Presidente
cosa ne pensa dell’Alto rappresentante degli Affari Esteri, la signora
Mogherini?” Berlusconi ribatte: “Porro, chi scusi?”
Tra le risate, Berlusconi continua raccontando la vicenda
che lo portò alle dimissioni, che furono pilotate da un regista quale il
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e poi dalla Magistratura di
Milano con il Caso Ruby. In più Berlusconi confessa alla platea: “Fui cacciato
anche perché Draghi lo feci nominare al posto del Presidente della Bundesbank. Allora
tutte le banche tedesche furono invitate a vendere i titoli di stato italiani. Contro
il nostro governo ci fu una vera e propria Guerra Finanziaria e ci furono
imposte le dimissioni a noi eletti dal popolo sovrano.”
Berlusconi
al di là della Magistratura e della Sinistra c’è sempre con la volontà di
prendersi una rivincita contro i militanti dell’anti-berlusconismo.
di U.G.
Commenti
Posta un commento