Senato, Boschi ride - la Democrazia piange

Il Si al “ddl Boschi” c’è stato oggi al Senato della Repubblica, dove con 179 voti favorevoli, 16 contrari e 7 astenuti è stata permessa l’approvazione del disegno di legge del Ministro per le Riforme Costituzionali.

Lega Nord. Il movimento guidato da Matteo Salvini in aula è rappresentato da Roberto Calderoli, che all’aplomb istituzionale accompagna una pungente ironia per la disarmante posizione di un governo non eletto che si permette di realizzare riforme costituzionali non ampiamente condivise e discusse dalle forze politiche presente nelle aule parlamentari.

Napolitano. Completo grigio e bastone nero lo accompagnano fino al seggio di Senatore a Vita, dal quale esprime approvazione nei confronti dell’operato del Governo Renzi, esortando le forze politiche parlamentari a tenere una particolare attenzione alle riforme costituzionali ed elettorali. Prima che iniziasse l’intervento del Presidente Napolitano gli onorevoli dei gruppi parlamentari di Forza Italia e del Movimento Cinque Stelle hanno abbandonato l’aula in segno di contrapposizione alla figura di Giorgio Napolitano, protagonista di un discusso ruolo durante i suoi nove anni di Presidenza della Repubblica. Non è mancato poi l’attacco mirato al Senatore a vita, Napolitano, da parte della Lega Nord e del Movimento Cinque Stelle, che lo hanno definito “padre della riforma”.

Votazione. Sinistra Ecologia e Libertà, Forza Italia, Lega Nord e Movimento Cinque Stelle non hanno partecipato alla votazione abbandonando l’aula, mentre i “Conservatori e Riformisti” di Raffaele Fitto hanno votato contrariamente al “ddl Boschi”, che invece è stato approvato con i voti del Pd, di Area Popolare (NCD e UDC), dei Verdiniani di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie.

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