Bondi e Verdini come Razzi e Scilipoti

Tutto tace sui giornali, nei TG e nei Talk Show politici, ma è inevitabile comparare il comportamento di Bondi e consorte e della frangia verdiniana a quello tenuto all'epoca dell’ultimo Governo Berlusconi da parte di Razzi e Scilipoti.
Insomma i nuovi Razzi e Scilipoti sono Denis Verdini e Sandro Bondi, che da fedelissimi del Cavaliere si sono trasformati in alleati di ferro del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. È strano come lo sciacallaggio mediatico subito dal simpatico Razzi e dal folkloristico Scilipoti, non si sia riproposto nei confronti di Verdini e Bondi, dei quali invece viene sottolineata la “responsabilità” e la correttezza.
La mia forse sarà un’analisi della situazione mediocre, ma Bondi & Verdini come gli altri due prima di loro hanno colto l’opportunità politica di poter mantenere un seggio alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica. Tutto tace anche perché da sempre e soprattutto nel periodo del PDL, la sinistra radical-chic e oggi filo-renziana impartiva lezioni di buona politica denigrando le figure di Verdini e Bondi, ma oggi gli stessi che li denigravano, li accolgono a braccia aperte per racimolare i voti necessari per mantenere la maggioranza al Senato, dove il centrosinistra zoppica.
Un poeta americano, tanto da me ammirato, avrebbe detto: “Fuori i mercati dal tempio, il tempio è sacro”. Si, cari amici, le istituzioni sono il simbolo della sacralità della Repubblica e dello Stato, che viene macchiata da voltagabbana, che per interesse personale o politico saltano da uno schieramento all'altro.
Comunque, non per la capigliatura, meglio Verdini o Razzi? Meglio Bondi o Scilipoti?

di U.G.

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