Boris Johnson ha dichiarato di non avere nulla contro la
cultura e la civiltà europea, ma il Sindaco di Londra non concorda sulle
limitazione europee riguardo alla sovranità nazionale. Johnson sulla sua strada
troverà come alleati l’ex conservatore e leader del partito euroscettico
UKIP, Nigel Farage, e il radicale George Galloway. Pur non volendo il Sindaco
di Londra già è stata incoronato leader indiscusso del fronte euroscettico e si
appresta a guidare un ampio fronte di opinione che lo potrebbe portare ad una
ribalta nazionale. Molti Ministri “Ribelli” del Governo Cameron hanno
annunciato il loro sostegno alla campagna del Brexit, entrando in rotta di
collisione con la posizione assunta dal Premier Cameron.
Sembra che l’umore generale del popolo britannico sia da assimilare
alla posizione del Sindaco Johnson, che già annuncia che qualunque sia l’esito
delle consultazioni David Cameron dovrà continuare a mantenere il suo ruolo di
Premier inglese.
L’Europa scricchiola sotto il “colpaccio” sfiorato da Marine
Le Pen in Francia, sotto l’ingente intrusione della politica estera del
Presidente Russo Putin in Europa Occidentale, sotto le posizioni politiche del
Presidente Ungherese Orban e dell’Austria. A tutto ciò si aggiungono le
chiusure dei paesi scandinavi che sembrano ormai sempre più lontani dall’Ue del
Trattato di Schengen.
L’Europa
trama, ma per gli inglesi l’auspicio più importante è “God save the Queen” (Dio
salvi la Regina).
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