Solzenicyn cerca di far emergere la contrapposizione che
sotto le dittature viene a crearsi tra realtà storica e finzione imposta dal
sistema. Questo tema emerge soprattutto nella seconda parte del libro, nel
quale emerge l’omissione da parte dell’establishment sovietico del vero ruolo
ricoperto dal generale Zukov.
Nel primo racconto, l’autore si sofferma sulle rivolte
contadine contro le sottrazioni imposte dallo stato centrale, che usufruiva del
loro lavoro per sfamare le masse cittadine in un periodo storico in cui
scarseggiavano i beni di prima necessità. La contrapposizione tra le due
fazioni non assume connotazioni prettamente ideologiche, ma si affrontano i
parassiti e i lavoratori, i prepotenti e i soverchiati. La storia di Ektov,
denominato Ego, racconta il disaggio dei contadini costretti a confluire nei
ranghi dei “rivoltosi” per difendere i frutti del loro lavoro.
“Per linee interne”, seconda parte del libro, racconta la
storia del Generale Zukov artefice della schiacciante vittoria contro la
Berlino hitleriana. Zukov dimostra di essere un uomo per tutte le stagioni dal
dominio autoritario di Stalin alla fase quasi oligarchica del periodo Chruscev
e Breznev.
Per
conoscere meglio, la vera storia russa è consigliabile leggere alcuni testi di
Solzenicyn, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1970.
di U.G.
Commenti
Posta un commento