Medio Oriente, focus sugli attuali equilibri di forze


In Turchia, più precisamente nel Kurdistan turco, ormai da due mesi a questa parte, si svolge una guerriglia, se non una guerra aperta, fra forze governative e milizie curde. Tutto questo avviene da mesi senza che nessun giornale o giornalista, non dico italiano, ma anche europeo dica nulla.
La notizia che era già nell'aria da tempo e che oggi si è materializzata è quella che i turchi, oltre che colpire obbiettivi curdi sul loro territorio, hanno colpito, tramite artiglieria pesante, obiettivi curdi in territorio siriano. Proprio settimana scorsa i russi avevano iniziato ad armare e appoggiare i curdi nelle loro operazioni contro l' IS nel nord della Siria.
Nel Sud della Turchia, a combattere i curdi vi sono tra i 40.000 e gli 80.000 soldati turchi, di questi 17.000 sono in stato di pre-allarme per un ipotetica invasione del nord della Siria.
Notizia di oggi è che i caccia e militari sauditi sono giunti in Turchia con lo scopo non dichiarato di muoversi contro Assad.
A Latakia nord della Siria vi sono fra i 2/3.000 russi e le truppe aviotrasportate di stanza sul Mar Nero sono in stato di allarme permanete.
La situazione è quanto mai esplosiva. Un intervento turco in terra siriana potrebbe comportare a un' escalation difficilmente prevedibile. Quello che emerge è che:
Arabia Saudita e Turchia sono intenzionate ad aiutare forse anche con l' intervento militare diretto il FSA e in maniera più o meno indiretta Al-Nusra e Is Contro Assad (per quanta riguarda i turchi ora principalmente hanno il grattacapo curdo da combattere, avendo la guerra in casa).
Mentre Russia e Iran ormai da mesi aiutano Assad e ora anche i Curdi contro Is e Al-Nusra. Ricordo che la Turchia è membra della NATO e l' Arabia Saudita e alleata con gli USA in maniera diretta.


di G.G., Rubrica "Puledro Impennato"

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