Storace candidato Sindaco a Roma? Si con Fini e Alemanno

Si presenta ancora nella sua Roma, Storace dopo essere stato Presidente della Regione Lazio, Ministro della Salute del Governo Berlusconi dopo la sconfitta contro Marrazzo per la mancata elezione per il secondo mandato in Regione, ha insistito candidandosi a Sindaco contro Alemanno e Rutelli nel 2009 e a Governatore contro Zingaretti, senza essere eletto, ma ricoprendo il ruolo di opposizione.
Oggi, non molla, dicendo che sia “l’ultima volta”, Storace scende in campo contro il centrodestra, guidato da Bertolaso, contro il centrosinistra, che probabilmente punterà tutto sull’ex radicale Giachetti, contro il civismo di Alfio Marchini e contro lo sconosciuto candidato che il web sceglierà per i grillini del Movimento Cinque Stelle.
Alleati? Si, ne avrà. Vecchi nemici oggi si riscoprono fedeli amici di Storace, compaiono i nomi di Gianni Alemanno, prossimo alla fuoriuscita da Fratelli d’Italia per la formazione di Azione Nazionale, e di Gianfranco Fini, ex Presidente della Camera e ex leader di An e Futuro e Libertà. Si conferma l’altalenante rapporto tra Storace e gli ex “camerati”, che esclusero “La Destra” dalla coalizione nazionale e lo fronteggiarono nel 2008 per la corsa al Campidoglio. Dall’amore all’odio, dall’odio all’amore, Storace in un accorato intervento ad un convegno de “La Destra” apostrofò Fini come <Maiale!!!>.
La politica è strana, ieri erano acerrimi avversari, oggi sono fraterni amici. Di Storace è ammirevole la lunga battaglia in solitaria compiuta con “La Destra” insieme a Teodoro Buontempo e Nello Musumeci, ma il suo lungo sacrificio politico non gli permette tutto.
Storace, se lo ritiene opportuno, fa bene a candidarsi a Sindaco, lanciando frecciatine con sarcasmo e con fine intelligenza, ma dimentica che quel popolo del MSI e poi di AN non ama e non ammira il comportamento di Gianfranco Fini, che oggi non nega di essere uno “storaciano” di ferro.

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