La matrice dell’attentato è stata subito chiara, poi
confermata dal gruppo dell’ISIS, che non nega di poter colpire nuovamente il
vecchio Continente. La motivazione? “Il Belgio è stato colpito perché parte della
coalizione internazionale”. Dopo Charlie Hebdo, dopo il teatro Bataclan
e lo Stade de France ora è Bruxelles che vede la sua cittadinanza colpita e
impaurita nel nome del terrore del fondamentalismo.
Si apre così ancor più ufficialmente una guerra di civiltà
che da un lato vede in campo l’Occidente e in particolare l’Europa con i suoi
valori e dall’altro appare ancor più prepotentemente in scena il frutto degli
errori dell’occidente e l’esaltazione o meglio distorsione di una religione e
di una cultura araba medio-orientale.
Le vittime accertate per ora ammontano a 34 persone, mentre i feriti sono circa 230.
Post Scriptum
È meglio non intervenire nella vicenda Mogherini, che come al
solito ha dimostrato di non essere in grado di rivestire il ruolo di Alto
Rappresentante degli affari esteri e della politica di sicurezza dell’Unione
Europea, accennando un pianto e non dimostrando fermezza e decisione, elementi
degni di una figura di tal levatura politica.
Secondo le parole dell’Ambasciatore italiano a Bruxelles,
Grassi, i nostri connazionali colpiti sarebbero tre, ma tutti in buone
condizioni di salute.
di U.G.
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