
Giorgia Meloni si candida a Sindaco di Roma è tutto insorge.
I giornalisti delle reti di sinistra l’accusano di essere una pericolosa “fascista”,
figlia del canto del ventennio “faccetta nera”, dimenticando demenzialmente che
la leader di FdI-An è nata nel 1977 molti anni dopo la caduta del regime
mussoliniano. I giornalisti berlusconiani, liberali o filo-governativi si
scagliano armati di “falce e martello” contro Giorgia Meloni solo perché non ha
condiviso la candidatura di Guido Bertolaso, uomo legato al Cavaliere di
Arcore. Giorgia Meloni si scontra contro tutti e tutto con il sorriso di una
vincente, con un umorismo intelligente e con la solita capacità di rispondere
con precisione e fermezza a qualsiasi domanda di giornalisti, o meglio “provocatori”.
A Roma c’è bisogno di una romana vera e autentica, figlia del popolo e non
radical-chic chiusa nelle stanze ovattate del sistema. A voi lettori ammetto di
non essere mai stato un “gabbiano” (vecchia corrente politica di Giorgia Meloni
ai tempi di Alleanza Nazionale) e di essere stato messo alla porta di Fratelli
d’Italia per colpa degli alemanniani, che oggi si riscoprono alternativi dopo
aver sfruttato il partito della Meloni per riconfermare qualche seggio
consiliare o regionale.
Se potessi votare nella Roma, che ho imparato a conoscere
nei miei primi due anni da studente universitario fuorisede, non avrei dubbi. A
Roma voterei Giorgia Meloni, ho fiducia in lei e nell’intransigenza del suo
carattere.
di U.G.
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