La Signora Guidi ha comunicato al Presidente del Consiglio
dei Ministri, Matteo Renzi, attraverso la seguente lettera: “Caro Matteo
sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio
operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica,
rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di
splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a
lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese.”
Nell’intercettazione viene tirata in ballo anche il Ministro
per le Riforme Costituzionali e numero due del Governo Renzi, Maria Elena
Boschi. Dispiace dirlo ma il “rottamatore” sta dimostrando che la connivenza
tra politica e presunti interessi economici non è stata cancellata dalla
tabella di marcia del Governo. Dopo il Caso Banca Etruria, dove si è dimostrato
che vi sia uno stretto legame tra la famiglia Boschi e la Banca, il Governo di
Matteo Renzi viene colpito da un altro sospetto di rapporti troppo stretti tra
membri delle istituzioni e familiari.
Redazioni
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