Una rottura sentimentale #Renzistaisereno

È Massimo D’Alema che ha parlato di “una rottura sentimentale” tra i renziani e i fondatori storici del Partito Democratico. “Baffino” ha anche sottolineato il problema del crescente astensionismo e dell’allontanamento del partito dal suo alveo naturale. Infatti, l’alleanza tra Renzi e i due famosi traditori di Berlusconi, Denis Verdini e Angelino Alfano, provoca una disaffezione e un distaccamento di una frangia notevole dell’elettorato Pd da ricollegare al mondo degli ex Democratici di Sinistra. L’attacco dell’ex Presidente del Consiglio (tra il 1998 e il 2000) è stato sferrato grazie ad una lunga intervista sul Corriere della Sera, nella quale D’Alema critica aspramente il comportamento tenuto dai dirigenti di partito in occasione delle Primarie di Napoli e il rapporto poco chiaro tre il Premier, Renzi, e il “toscanaccio”, Denis Verdini.
D’Alema ai microfoni di SkyTg24 ha dichiarato: "Bisogna compiere un lavoro di ricostruzione del centrosinistra, non di creazione di un partitino alla sinistra del PD. È una battaglia politica e culturale che passa sia all'interno che all'esterno del PD, perché molti hanno deciso di andarsene. Ci sono diverse personalità intorno a cui si può ricreare il centrosinistra in alternativa a Renzi. Quando si arriverà al congresso del PD questo risulterà alla luce del sole. In quasi tutte le città in cui si va al voto stanno venendo fuori candidature e liste, nell'ambito del centrosinistra, fuori o in polemica con il Pd, questo è un fatto. Questo fatto testimonia che l'unità del centrosinistra non c'è più, è in crisi. Una parte dei parlamentari che formavano la coalizione elettorale del Pd - ha concluso - sono all'opposizione, viceversa una parte significativa dei parlamentari del centrodestra sono al governo. Qualcosa è successo".
"Renzi ha reciso una parte fondamentale delle radici del Pd. Ha soffocato lo spirito dell'Ulivo. Anche la sua riforma elettorale si ispira a quella di Berlusconi". Quest’ultima frase espressa da D’Alema riassume tutti i problemi, che vi sono all'interno del Partito Democratico, ultimo superstite del bipolarismo all'italiana. Renzi “il rottamatore” rischia di cadere sotto i colpi della vecchia politica, che oramai si è rafforzata a fronte dei suoi giochi di palazzo e della prepotenza spocchiosa del suo esecutivo di Governo.

Redazione

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