Quale stato non si interesserebbe di questioni di politica
estera che tutelino cittadini e soldati?
La risposta è quanto mai semplice e scontata, il nostro
Stato italiano. Il caso più eclatante è l’abbandono in terra straniera dei due
fucilieri di marina, o meglio marò del battaglione San Marco, Salvatore Girone
e Massimiliano Latorre.
Abbandonare per interessi più grandi si disse, ma quale è l’interesse
più grande per uno stato se non difendere dall'ingiustizia nostri connazionali?
Spero, che voi, cari lettori, tra le righe di questo modesto articoletto non
leggiate sentimenti ultra-nazionalisti o guerrafondai, come direbbero alcuni,
ma ritengo che il dovere di un Governo sia quello di tutelare i propri
cittadini nel mondo, anziché interessi economi, come una commessa di
elicotteri. Nel caso dei due Marò, che prestavano servizio sull’Enrica Lexie,
la vicenda per gli italiani sembra ormai più che chiara, mentre la giustizia
indiana prolunga i tempi per un verdetto del quale abbiamo perso la speranza.
Il problema? Il processo non è stato imbastito su vicende che ledevano
veramente l’onore di uno stato, ma ha avuto esclusivamente una valenza politica
e propagandistica. I due soldati sono stati lo strumento per dimostrare la
forza e l’incisività dello Stato Indiano nella disputa con lo Stato Italiano, che ha manifestato una
debolezza e una incapacità disarmanti. Alla dignità dei due marò e delle loro
famiglie si è unita la non curanza e il disinteresse prima del Governo Monti,
poi di Letta e oggi del Premier, Matteo Renzi.
L’appeal mediatico della vicenda è andato scemando, essendo
accompagnato anche dal disinteresse delle istituzioni, che, incapaci di
risolvere la vicenda, preferiscono accantonare il problema, relegandolo al
rango di fatto poco rilevante. Tenere gli occhi aperti e le coscienze vive, consente
ancora oggi di costruire almeno idealmente una comunità di uomini e donne che
si stringono a due uomini e alle loro famiglie. In questo caos imperante,
sbalordisce la capacità di tenere i nervi saldi, la dignità, il rispetto della
divisa e la serietà di due servitori dello Stato.
Redazione
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