Classe ’93, nata e
cresciuta nel cuore di Roma, più precisamente nel II° Municipio, diplomata al
Liceo Classico “Goffredo Mameli” e studentessa di Giurisprudenza all’Università
Sapienza. Carisma da vendere, serietà e chiarezza concentrata in una ventenne. Sto
parlando di Sandra Alessia Bertucci candidata come Consigliere Municipale per
la formazione di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
Sandra hai iniziato giovanissima a 15 anni, come
è nata questa spinta verso la politica attiva? All’inizio è stata una scelta di
movimentismo studentesco o esclusivamente politico?
Sicuramente se io mi sono appassionata alla
politica così presto, è stato grazie ai miei genitori e all’educazione che mi
hanno dato. Mi hanno insegnato il rispetto delle regole, la carità cristiana
verso il prossimo, a mettermi sempre in discussione e ad agire per difendere
ciò che reputavo giusto, ovvero i valori della famiglia e della sacralità della
vita. Arrivata al liceo il primo volantino politico che mi diedero, fu il
giornalino di Azione Giovani Roma “Nero su Bianco” con un articolo contro
l’aborto. Fu facile poi prendere una decisione.
Hai mai avuto difficoltà per le posizioni
assunte?
Grandi difficoltà
per fortuna no, ho sempre cercato il dialogo con chi non condivideva le mie
idee. Nei primi anni di liceo mi sono scontrata con le differenti modalità di
approcciarsi alla vita tra me e i miei compagni di scuola. Io mi interessavo di
cose che su di loro non riscuotevano interesse e viceversa. Crescendo invece il
dialogo e il continuo attivismo politico studentesco alle fine hanno avuto la
meglio.
Il NES è una
comunità umana e politica che si staglia all’interno di Gioventù Nazionale, nata
dall’esperienza di Azione Giovani, oggi opera su tutto il territorio romano e
non solo. Attualmente sono Segretario del “Nucleo Parioli” della sezione di Via
Sommacampagna. È proprio all’interno di questa comunità che mi sono formata
politicamente, trasformando i miei valori di Dio, Patria e Famiglia in azioni
concrete e utili per tutti i cittadini. Inoltre i rapporti umani di vera
amicizia che ho avuto la fortuna di formare qui dentro sono forse il regalo più
bello che mi porto dentro.
Sei consapevole delle difficoltà nel scendere in
campo in un periodo elettorale tanto strano e soprattutto stravagante? Hai
avuto esitazione, quando FdI ha confidato nella tua discesa in campo?
Proprio perché sono consapevole del periodo di
decadenza e sconforto che attraversa la politica italiana tanto che ho deciso
di accettare la proposta dei miei dirigenti di partito. Esitazioni le ho avute,
come sempre, quando una persona deve prendere decisioni importanti, ma non per
paura della situazione politica quanto per paura che questo impegno potesse
togliere tempo alla mia famiglia e allo studio, cosa che non permetterò
sicuramente.
Secondo te, Giorgia Meloni ha la possibilità di
essere incisiva tanto da raggiungere il ballottaggio?
Assolutamente sì. Nell’attuale scenario politico
è l’unico candidato veramente capace di poter salvare Roma dalla corruzione e
dal degrado. Ha le competenze, i contenuti politici e valoriali, una grinta e
determinazione, che solo una donna può avere.
Bertolaso e Storace potrebbero infrangere il
sogno del ballottaggio?
Non credo, il consenso che entrambi si portano dietro è minimo, e anche se è
vero che l’unione fa la forza. È altrettanto vero che bisogna fare attenzione
ai compromessi che certe alleanze possono comportare… In sostanza meglio soli
che mal accompagnati.
Tornando sul piano programmatico e
amministrativo, quale dovrebbe essere la prima cosa da fare nel II° Municipio?
Riportare sia dentro che fuori il municipio la consapevolezza che la buona politica non
prescinde da una buona amministrazione. Abbiamo bisogno di una politica che
metta al centro la persona e sui reali bisogni.
A Roma cosa serve in una fase delicata, che segue
il commissariamento della Giunta di Ignazio Marino?
Semplicemente Giorgia Meloni Sindaco
Buon Lavoro e in bocca al lupo
Crepi. Grazie
Commenti
Posta un commento