"Resettare" per ridefinire i confini della destra

Le righe che seguono sono una reazione intima e spontanea alla lettura dell'ennesima Carta dei Valori che mi è stata propinata dall'alto. Ho voluto in qualche modo dar vita ad un'operazione di “resettaggio” contenutistico per poter così rintracciare nel mio vissuto personale, nei libri che il destino mi ha dato la possibilità di leggere e nelle menti illuminate che hanno rischiarato il mio cammino, quella sostanza primordiale che da anima e corpo alla Destra. Ed in questo gioco, a metà tra le percezioni fornite dal buon senso e la riflessione semiseria su quel che è giusto che sia, ecco un breve vademecum snocciolato a mo' di filastrocca.

ESSERE DI DESTRA

Essere di destra significa essere dalla parte della più piccola tra le minoranze: l'individuo. Essere di destra è provare orgoglio e attaccamento viscerale per l'Italia: dal tramonto della mia Amelia all'Infinito che si staglia sopra il monte Tabor. Essere di destra è non aver paura della competizione globale ma vederla come un'opportunità per esaltare e valorizzare i propri punti di forza. Essere di destra è arretrare il raggio d'azione dello Stato per dare ampia autonomia alla società in tutte le sue diramazioni. Essere di destra è insegnare l'arte della pesca al povero piuttosto che regalargli ogni giorno un pesce. Essere di destra è non avere dubbi su cosa scegliere tra più Stato o più Libertà. Essere di destra comporta salvare l'uomo dall'inferno burocratico e fiscale dei poteri centrali. Essere di destra non implica aver fede in Dio ma riconoscere il mistero, la legge morale e il cielo stellato celebrati da Kant. Essere di destra è avere piena fiducia nella società, nella sua capacità di evolversi e di creare quella ragnatela di relazioni e scambi definita libero mercato. Essere di destra comporta un legame carsico ma vivo tra l'Io e Dio anche se celato tra ampi strati di nuvole. Essere di destra è la convinzione che nessuno meglio della singola persona sa cosa è più giusto per lei. Essere di destra è difendere, tutelare e promuovere gli unici diritti degni di tale nome: la vita, la libertà e la proprietà privata.

Luca Proietti Scorsoni

Commenti